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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cosa succede / Trento

L'orsa Jj4 "ricercata speciale" dopo l'uccisione di Andrea Papi

Il radiocollare è scarico, la zona in cui si trova solitamente l'animale viene costantemente monitorata. Cosa succede appena viene individuata e cosa chiedono gli animalisti

L'orsa Jj4, ritenuta la responsabile della morte del runner trentino Andrea Papi aggredito nei boschi sopra Caldes lo scorso 5 aprile, è ufficialmente ricercata. Dopo che la Procura di Trento, sulla base delle analisi genetiche effettuate nei laboratori della Fondazione Edmund Mach, ha confermato che è stata lei a uccidere Papi sono scattate le operazioni di ricerca finalizzate all'abbattimento. Ecco come viene braccata.

La caccia a Jj4

"Dopo l'aggressione sono partite le operazioni di presidio della zona, gestite per le ore diurne e crepuscolari a tempo pieno da una squadra del Corpo forestale del Trentino. Adesso che sappiamo esattamente l'esemplare responsabile (Jj4) dobbiamo cominciare a intercettarla e trovare le posizioni più opportune per la cattura". Spiega all'Ansa Fabio Angeli, direttore del distretto forestale di Malè, in Trentino.

Per la cattura potrebbero essere utilizzate le trappole a tubo, ma, in caso di emergenza, si possono usare anche lacci o fucile spara-siringhe.

Per l'abbattimento, per cui è stata firmata l'ordinanza da parte del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, si parla di un'operazione "che deve essere fatta in sicurezza, rispettando le procedure previste".

Difficile dire quando Jj4 sarà catturata. Ha un radiocollare, ma è scarico. "Quando funziona, la trasmissione del radiocollare arriva con ritardo di 5-6 minuti solo se c'è copertura telefonica.Purtroppo questo versante del monte è privo di copertura", ha preciso Angeli, assicurando che si sta facendo il possibile per catturare l'esemplare "nel più breve tempo possibile".

Andrea Papi è stato ucciso dall'orsa Jj4 

L'orsa Jj4 aveva già aggredito l'uomo

Nel 2020 Jj4 aveva attaccato due persone: padre e figlio. I due erano rimasti feriti. La Giunta provinciale di Trento aveva chiesto l'abbattimento. L'ordinanza di cattura, tuttavia, è stata annullata dal Tar. Jj4 è stata dotata di radiocollare.

Gli appelli per salvare Jj4

La Lega anti vivisezione (Lav) chiede che l'orsa JJ4 non venga abbattuta, ma sia portata in "un luogo sicuro" indicato dalla Lav stessa. La proposta - si legge in una nota - è già stata inviata tramite lettera al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e al ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
Tra i prossimi passi della Lav c'è il deposito di un "ricorso al Tar per impedire l'abbattimento dell'orsa JJ4 disposto dalla Provincia", la richiesta che l'amministrazione locale "si attivi per garantire la pacifica convivenza tra umani e plantigradi" e la domanda di "attivare tutti i sistemi di tutela e monitoraggio della popolazione di plantigradi" presente in Trentino. 

Il piano per l'orso bruno

Il presidente di Federparchi, Luca Santini, ricorda invece che "In Italia è in vigore il Piano d'Azione interregionale per la Conservazione dell'Orso Bruno nelle Alpi Centro-orientali (Pacobace), un protocollo approvato e formalmente recepito da tutte le Amministrazioni territoriali delle Alpi centro Orientali (Lombardia, Friuli VG, Veneto e province di Trento e Bolzano), dal Ministero dell'Ambiente e da Ispra. Il piano traccia precise linee guida per la gestione dell'orso, tra cui la rimozione degli esemplari problematici, proprio per salvaguardare la specie e garantire l'incolumità delle persone e delle attività umane".  "Occorre tener conto della necessità di trovare sempre il giusto equilibrio fra le esigenze di conservazione della natura e di tutela della biodiversità con quelle di sicurezza e sviluppo sostenibile delle comunità e dei territori", scrive ancora Santini. A suo avviso "va fatta anche attenzione a non limitarsi al mero spostamento del problema da un territorio ad altri, con il rischio di moltiplicare le criticità, anziché di risolverle".

Andrea Papi

I funerali di Andrea Papi

Mentre Jj4 è ricercata in centinaia sono arrivati da tutta la valle di Sole e dalla vicina valle di Non per portare un ultimo saluto ad Andrea Papi. Alla cerimonia funebre hanno assistito anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, l'assessore provinciale Giulia Zanotelli, il sindaco di Caldes, Antonio Maini e i sindaci della valle di Sole e di molti comuni del Trentino. Per permettere lo svolgimento della funzione, le forze dell'ordine hanno chiuso parte del centro storico dell'abitato. "Siamo qui tutti un po' sconvolti. Le nostre lacrime si confondono con quelle dei famigliari", le parole del parroco di Caldes, don Renato Pellegrini.

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