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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cosa è successo / Milano

Andrea Tombolini: chi è l'uomo che ha accoltellato persone a caso tra le corsie del supermercato (un morto e vari feriti)

Sono stati lunghi minuti di paura quelli vissuti giovedì pomeriggio nel centro commerciale Milanofiori di Assago. Andrea Tombolini, milanese di 46 anni, affetto da problemi psichici e una forte depressione, era entrato in quel supermercato solo sette minuti prima. Tra i feriti c'è anche Pablo Mari, il difensore del Monza: le coltellate non hanno colpito organi vitali

Il video degli accoltellamenti

Una follia senza spiegazioni. Sono stati lunghi minuti di paura quelli vissuti giovedì pomeriggio al centro commerciale Milanofiori di Assago, alle porte di Milano. Un uomo di 46 anni,  Andrea Tombolini, affetto da problemi psichici e una forte depressione, era entrato in quel supermercato solo sette minuti prima. Dopo essere andato nella corsia dei casalighi, si è fermato davanti a un espositore di coltelli. Ne ha scelto uno con la lama lunga, da cucina. L'ha preso dallo scaffale, ha fatto pochi passi e poi ha iniziato a correre e urlare, colpendo a caso i clienti e i dipendenti che si trovavano sulla sua strada.

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Accoltellati al Carrefour di Assago: chi è Andrea Tombolini, l'aggressore

"Ho visto la gente correre e urlare. Ci dicevano di scappare, di andare via", ha raccontato ancora sotto choc una commessa. "Non sapevo cosa fare, mi sono chiusa a chiave nel magazzino con l'unica cliente che era in negozio". "Abbiamo visto gente scappare e siamo andate via anche noi, siamo uscite mentre dall'altoparlante del centro commerciale chiedevano l'intervento urgente di un medico e ci siamo allontanate il più velocemente possibile", racconta un'altra giovane donna.

Alcuni clienti e dipendenti del supermercato sono stati colpiti nella zona dell'ortofrutta, dove le macchie di sangue sono rimaste ben visibili a terra a lungo, altri accanto alle casse. L'uomo è poi stato fermato da alcuni dei presenti (tra cui Massimo Tarantino, dirigente sportivo ed ex calciatore dell'Inter, che ricorda "Urlava, urlava e basta. Io eroe? Non ho fatto niente..."), che lo hanno immobilizzato a terra, con la lama tolta dalle sue mani. Ha accoltellato in tutto sei persone che stavano facendo la spesa all'ipermercato Carrefour. Poco dopo è stato fermato e portato via dai militari della compagnia di Corsico. 

I soccorsi sono stati immediati, sul posto sono arrivati nel giro di poco tempo gli equipaggi di 7 ambulanze, due automediche e un elicottero del 118. Le condizioni di alcuni dei feriti sono parse subito molto gravi, tra loro anche il difensore del Monza - in prestito dall'Arsenal - Pablo Marì, 29 anni, che era con la famiglia e che è stato portato in codice rosso al Niguarda: è cosciente e le profonde ferite da arma da taglio alla schiena non hanno colpito organi vitali; il calciatore sarà sottoposto in giornata a un intervento chirurgico. Un 40enne è invece in codice rosso al Policlinico, un 80enne - anche lui gravissimo - al Fatebenefratelli.

Accoltella persone a caso al centro commerciale (foto Enzo Cairoli, da MilanoToday)

Per un dipendente del supermercato, Luis Fernando Ruggieri, cassiere 47enne di origini boliviane, non c'è stato purtroppo nulla da fare: è morto durante il trasporto in ospedale: i medici lo hanno soccorso in arresto cardiaco e hanno cercato di accompagnarlo all'Humanitas, ma inutilmente. Una 72enne si trova al pronto soccorso del San Gerardo, mentre un'altra persona si è presentata autonomamente in ospedale.

Andrea Tombolini è accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo

Andrea Tombolini si trova in stato di fermo. Mentre colpiva a caso, avrebbe urlato frasi sconnesse, tanto che dalle immagini delle telecamere di video sorveglianza si vedono numerosi clienti girarsi nella sua direzione. Dieci giorni fa Tombolini era stato ricoverato in psichiatria dopo essersi ferito da solo colpendosi con dei pugni al capo. Ai carabinieri, i genitori del 46enne hanno riferito che negli ultimi tempi era sempre più depresso, ma non si sarebbe mai mostrato violento o aggressivo. Il lento declino sarebbe arrivato dopo un delicato intervento chirurgico, pare alla colonna vertebrale. Non ha precedenti penali. Ora è piantonato nel reparto di Psichiatria. È accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo il 46enne. A contestare i reati è il pm di MIlano Paolo Storari, che ieri sera ha cominciato a interrogare l'uomo. L'interrogatorio è videoregistrato.

Tombolini era arrivato in bicicletta al centro commerciale. Disoccupato, viene descritto come una persona sola, con gravi problemi psichici, che era solito girare per la città sempre in bici. Da un anno era in cura per una forte depressione: "Pensavo di star male, di essere ammalato. Ho visto tutte quelle persone felici, che stavano bene, e ho provato invidia", avrebbe raccontato.

La dinamica del gravissimo episodio ha fatto ovviamente scattare tutti gli allarmi, compresi quelli dell’Antiterrorismo. Con le pattuglie dei carabinieri di Corsico, competenti per territorio e autori dell’arresto per omicidio volontario pluriaggravato, sono arrivati ad Assago i colleghi del Nucleo investigativo di Milano e gli specialisti della Digos: il profilo dell’assalitore non rientra in quello dell'attentatore o del lupo solitario. 

Carrefour: "Tutti gli oggetti taglienti tolti da negozi"

"Tutti gli oggetti taglienti sono stati rimossi da tutti i punti vendita" della catena di supermercati Carrefour, dopo l'aggressione avvenuta ieri sera nel punto vendita all'interno del centro commerciale Milanofiori di Assago. Lo rende noto Carrefour Italia che, in segno di rispetto per la morte del suo dipendente, ha deciso anche di indire due momenti di silenzio in nei punti vendita in tutta Italia.

Le reazioni

"In merito ai fatti verificatisi nell'Ipermercato di Assago nella serata del 27 ottobre, Carrefour Italia esprime la massima vicinanza ai dipendenti e ai clienti coinvolti nell'aggressione e alle loro famiglie. L'azienda conferma che si è subito attivata per allertare i soccorsi e le forze dell'ordine e per fermare l'aggressore, che è stato preso in custodia, e per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di soccorso. Rappresentanti dei vertici aziendali si sono immediatamente recati sul posto e sono in stretto contatto con le vittime e le loro famiglie. Carrefour Italia ha inoltre subito attivato un servizio di supporto psicologico per tutti i collaboratori coinvolti direttamente o indirettamente nell'accaduto", ha scritto ieri sera il gruppo in una nota. 

"Siamo profondamente addolorati nell’apprendere del decesso di un nostro dipendente in seguito all’aggressione verificatasi oggi nell’Ipermercato Carrefour di Assago. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, con cui siamo in contatto per esprimere il nostro cordoglio", il cordoglio di Christophe Rabatel, Ceo di Carrefour Italia. "Siamo vicini alle famiglie delle altre vittime coinvolte. Da parte nostra siamo a completa disposizione delle autorità competenti e faremo tutto quanto sia nelle nostre facoltà per permettere loro di svolgere il loro lavoro e ricostruire la dinamica dell'accaduto. Episodi del genere non dovrebbero mai verificarsi in assoluto, soprattutto durante lo svolgimento del proprio lavoro".

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è intervenuto sulla vicenda. "L'abbraccio forte di tutti lombardi giunga alla famiglia del dipendente del supermercato che purtroppo ha perso la vita in seguito alle ferite inflittegli durante l'agguato", ha affermato. "Sto seguendo costantemente gli aggiornamenti sulle condizioni degli altri feriti - ha proseguito Fontana - che fortunatamente non sembrano in pericolo di vita. Mi auguro che gli inquirenti facciano rapidamente luce su quanto accaduto. Ringrazio tutti coloro, dipendenti, clienti, Forze dell'ordine e sanitari che sono intervenuti per bloccare l'aggressore".

Alza il livello della polemica politica l'assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, Romano La Russa: "Sono scioccato da quanto accaduto. Mi stringo intorno alle vittime, colpite da quello che sembra essere stato il folle atto di uno squilibrato, e alle loro famiglie. È un episodio di una gravità inaudita, che testimonia in maniera lampante come a Milano e nel suo hinterland si sia ormai oltrepassato ogni limite. E' mai possibile che la nostra città debba, con continui episodi di violenza, relegarsi sempre di più a una città incivile? Non è certo un caso che da 7 anni il capoluogo guidi le classifiche di città più insicura di Italia".

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