Andrea Zamperoni, ucciso da un cocktail a base di fentanyl: c'è la svolta dopo due anni di silenzio
Ha ammesso la sua colpevolezza Angelina Barini, la prostituta arrestata due anni fa per la morte dello chef lodigiano di 33 anni che lavorava in un noto ristorante di New York
Ha confessato, dopo due anni di totale silenzio, ammettendo la sua colpevolezza. Angelina Barini, la prostituta 43enne arrestata due anni fa per la morte di Andrea Zamperoni, lo aveva drogato per derubarl. Lo chef lodigiano di 33 anni, che lavorava in un famoso ristorante di New York, era stato ucciso da un cocktail a base di fentanyl in un motel del Queens.
Trovato morto a New York nel 2019
Zamboni era scomparso nel nulla nell'agosto del 2019. Lavorava presso il noto il ristorante Cipriani Dolci, l'allarme scattò quando non si presentò al lavoro e dopo pochi giorni venne ritrovato cadavere in una stanza di un motel del Queens; il corpo del 33enne italiano era avvolto in una coperta e lasciato per terra "come se qualcuno stesse per disfarsene", dissero all'epoca fonti di polizia. La 43enne venne arrestata nelle primissime fasi delle indagini.
Con la prostituta era presente ieri in tribunale anche il coimputato Leslie Lescano, che all’epoca dei fatti era il fidanzato della Barini. Lui non ha fatto ammissioni e comparirà nuovamente dinnanzi al giudice Brian Cogan il prossimo 25 settembre. Per allora la Barini potrebbe aver già concordato per patteggiamento la pena conseguente alla sua ammissione di colpevolezza.
Su entrambi gli imputati gravano anche le accuse per altre tre decessi, di due turisti e di un pensionato, trovati morti per overdose e derubati alcuni mesi prima della tragica fine di Zamperoni.
Andrea Zamperoni, originario di Casalpusterlengo, lavorava al ristorante di Grand Central da circa un anno, ma era nel gruppo dal 2008, nei ristoranti di Londra, Miami, Abu Dhabi. Era arrivato a essere il responsabile delle cucine del noto ristorante italiano della Grande Mela.
