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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il giallo / Ancona

Che fine ha fatto Andreea Rabciuc?

La giovane, 27 anni, è scomparsa nel nulla il 12 marzo: due mesi senza una minima traccia. Il consulente tecnico della procura ha chiesto una proroga di trenta giorni per la consegna dei risultati sugli accertamenti irripetibili

La procura di Ancona non ha mai smesso di indagare. La scomparsa di Andreea Rabciuc è un giallo insoluto. Il consulente tecnico della procura Luca Russo ha chiesto una proroga di trenta giorni per la consegna dei risultati sugli accertamenti irripetibili su cellulari, tablet, auto e vestiti del fidanzato della 27enne di Jesi, campionessa romena di tiro a segno, scomparsa nel nulla ormai due mesi fa. Segnalazioni concrete non ce ne sono state.

Andreea Rabciuc è scomparsa il 12 marzo

Si analizzano i due dispositivi di Simone Gresti (il fidanzato della ragazza e attualmente ancora unico indagato per sequestro di persona), e quelli di altri due amici presenti quella notte al casolare di via Montecarottese. Oltre che naturalmente nel cellulare di Andreea, che era rimasto per più di 24 ore nelle mani del fidanzato e che poi è stato consegnato alla madre e da lei agli inquirenti. Al momento non hanno portato a nulla le analisi sul giubbotto sporco del fidanzato di Andreea e sulla sua automobile. E' stata già dissequestrata l’auto dei genitori di Simone. Andreea Rabciuc sembra essere scomparsa nel nulla senza lasciare una minima traccia. Il suo allontanamento dal casolare della coppia di amici, dopo una furiosa nottata di discussioni con il fidanzato, risale al 12 marzo scorso. Nessuno l'ha vista camminare lungo la provinciale che taglia le campagne di Montecarotto alle sette del mattino, ora in cui i testimoni (il fidanzato e la coppia di amici) la vedono allontanarsi a piedi dopo una litigata.

Gresti, unico indagato, per ora non è mai stato ascoltato in interrogatorio di garanzia. L'esito dell'incrocio dei dati delle celle telefoniche di zona potrà forse rispondere a qualche dubbio per capire cosa sia successo quella notte di fine inverno. Per ora ci sono solo nove settimane di ricerche senza esito. L’ex della ragazza, Daniele, racconta che con il fidanzato di Andreea "siamo arrivati un paio di volte alle mani".  "Non stimo per niente il suo ex Daniele perché le è stato sempre aggrappato, la importunava", dice dal canto suo a "Chi l’ha visto" il 43enne Gresti. Daniele conferma: "Ci siamo affrontati un paio di volte e siamo arrivati alle mani. Lui si doveva far vedere, siccome si sente inferiore vuol far vedere di essere grande. Io non vado in giro a menare le persone. Lui invece se mi vedeva parlare con Andreea andava su tutte le furie e mi attaccava". Ma dall'intreccio sentimentale non sono emersi elementi utili per una svolta nelle indagini fino a questo momento.

Qualcuno la aspettava?

Non è possibile conoscere il percorso fatto dalla giovane campionessa di tiro a segno dopo la festa con gli amici. Resta da capire se la ragazza sia stata caricata su una macchina. E' possibile, perché, scrive AnconaToday, si era parlato di un netturbino in turno proprio la mattina della scomparsa in quella zona. Lui giura di non aver mai visto Andreea: "Quando sono passato nella zona, verso le 7, non ho visto nessuna ragazza - avrebbe raccontato agli investigatori - quella poi è una zona che conosco molto bene visto che ho dei terreni di proprietà proprio in quell'area".

La ragazza avrebbe mandato un messaggio al padre prima di svanire nel nulla, secondo quanto riportato dai giornali locali nelle scorse settimane: "Sono nei guai".  "Mia figlia mi ha chiamato alle 4,20 di notte - ha detto il padre Marcel che vive da 20 anni a Madrid–. Non ho potuto rispondere perché non ho sentito in quanto stavo dormendo. Ho provato a richiamarla verso mezzogiorno ma non ho avuto risposta". Non è chiaro di quali guai parlasse Andreea, forse un "giro" sbagliato come hanno nei mesi accennato Georgeta, la mamma di Andreea, e il suo compagno. Gresti ribadisce che la mattina della scomparsa, la 27enne si è allontanata volontariamente dal luogo della festa. Le ricerche erano poi iniziate con giorni di ritardo. Già in passato la 27enne non si era messa in contatto per qualche giorno con i familiari. Ma stavolta i giorni sono diventati settimane, poi mesi. Da allora Andreea è diventata un fantasma.

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