Ha confessato l'uomo di 35 anni portato in caserma dei Carabinieri di Palermo perché ritenuto il pirata delle strada che venerdì sera ha investito e ucciso due donne, madre e figlia, mentre stavano attraversando la strada nel quartiere Brancaccio.

Uno dei familiari delle due vittime ha inseguito la vettura che fuggiva e ha preso il numero di targa. I Carabinieri e gli agenti della municipale si sono messi alla ricerca del veicolo che è stata ritrovata poco dopo con segni evidenti dello scontro: l'auto non era assicurata.

Il presunto pirata confessa: è un uomo di 35 anni

Rintracciato il proprietario, un uomo di 35 anni, condotto in caserma. Il presunto pirata della strada era stato bloccato sotto casa della suocera. Sono in corso i rilievi del nucleo investigativo dei Carabinieri.

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"Diverse persone sono riuscite a evitare di essere investite dall'auto che procedeva a forte velocità"

Il presunto pirata della strada, sposato, con due figli piccoli, viene interrogato in questi minuti dagli investigatori ma non sarebbe in stato di fermo.

Palermo, madre e figlia uccise da un pirata della strada

Una donna di 62 anni, Annamaria La Mantia, e la figlia di 42 anni, Angela Merenda, sono state uccise nella notte a Palermo da un'auto pirata.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, intorno alle 23.30, le due sarebbero state travolte da una Fiat Punto in via Fichi d'india, nel quartiere Brancaccio.

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La persona che era alla guida della vettura non si è fermata a prestare soccorso e si è data alla fuga. La 62enne è morta sul colpo, mentre la figlia, trasportata all'ospedale Civico in condizioni disperate, è morta poco dopo per le gravi lesioni riportate nell'impatto.

La macchina è stata rintracciata poco prima delle 2 del mattino dai carabinieri. Sulla vicenda indagano i militari e la Polizia municipale.