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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA

Naufragio Concordia, il giorno del ricordo

L'isola del Giglio ha ricordato oggi il primo anniversario della tragedia della Costa Concordia e le 32 persone morte nel naufragio. Tanti i sopravvissuti e i parenti delle vittime presenti sull'isola

ISOLA DEL GIGLIO - A un anno esatto da quella terribile notte, il relitto della Costa Concordia guidata da Francesco Schettino è ancora lì, coricato su un fianco, quasi come una metafora di un Paese alla deriva. 

L'isola del Giglio, piccola perla del Tirreno, non è più la stessa. Dal 13 gennaio 2012 è indissolubilmente legata a una delle peggiori sciagure della storia della marina italiana. Nell'incidente 32 persone persero la vita, 110 rimasero ferite. Oggi vive il loro ricordo, nel primo anniversario del naufragio. 

Sono tanti i sopravvissuti e i parenti delle vittime, italiani e stranieri, presenti sull'isola. Alla commemorazione partecipano anche il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e il comandante della Capitaneria di porto di Livorno, Gregorio De Falco, che coordinò i soccorsi. Alle 10 il pezzo di scoglio conficcato nello scafo è stato riportato sulla secca dove la nave si schiantò. Alle 21:45, ora dello schianto, suoneranno le sirene delle navi. 

Costa Concordia, il dolore dei parenti

COMMEMORAZIONI IN TUTTO IL MONDO - Le commemorazioni del naufragio non si svolgono solo sull'Isola del Giglio: ci sono bandiere a mezz'asta, infatti, in tutti gli uffici Costa del mondo e su tutta la flotta, e messe in memoria delle vittime nei teatri di tutte le navi. A Genova, città sede della compagnia, inoltre, nella Basilica di S.Maria Assunta di Carignano i dipendenti di terra della Costa partecipano ad una messa di suffragio. Nel rispetto delle diverse religioni degli equipaggi, inoltre, in programma anche una cerimonia indù a Mumbay e Bali, una musulmana a Jakarta, una buddista a Shanghai e una cattolica a Goa, Jakarta, Manila e Lima.

Costa Concordia, i soccorsi

A far ritornare l'attenzione sui familiari delle vittime, e sulle vittime stesse del naufragio della Costa Concordia, è stato ieri Franco Gabrielli: "Dobbiamo ricordare che trentadue persone non ci sono più e, quel che è lo strazio più grande, due corpi non si sono ancora trovati". Un appello che sembra dovuto, quello del Capo di Dipartimento della Protezione civile, perché tra vicenda giudiziaria e rimozione della nave, si rischia di far passare inosservato che questo "è il momento del ricordo della tragedia".

Costa Concordia, i naufraghi

ANCORA DUE DISPERSI - Da ieri pomeriggio sono cominciati ad arrivare sull'isola i parenti delle vittime. Presenza costante al Giglio è quella di Kevin Rebello, fratello di Russel, il cameriere indiano che risulta tra gli ultimi due dispersi rimasti. L'altra vittima mai restituita ai suoi cari è Maria Grazia Trecarichi. I parenti loro e di molte altre, fra le 32 vittime del naufragio, sbarcano a Giglio Porto con l'aria distrutta, contraddistinti da una spilla che li accomuna. Tirano dritto, senza guardare il relitto, non mostrano né rabbia né vendetta, solo dolore: "Schettino? aspetto che la giustizia italiana faccia il suo corso", si limitano a chiedere i congiunti dei francesi Mylène e Mika, che persero la vita in una vera e propria tragedia internazionale. Undici le vittime di nazionalità tedesca, "e la vostra stampa non se ne è curata a sufficienza", lamentano, a bassa voce, alcuni dei loro parenti.

Costa Concordia, da tragedia a fenomeno mediatico

LA RIMOZIONE DEL RELITTO - A un anno di distanza il gigante è ancora arenato davanti Punta Gabbianara. La rimozione del relitto continua a slittare, ed è teoricamente prevista per il settembre 2013, in ritardo di alcuni mesi rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. Rimettere in navigazione la Costa Concordia è un'impresa ciclopica che attualmente vede impiegati circa 400 addetti, tra tecnici e sommozzatori che operano nel cantiere giorno e notte, 7 giorni su 7, con circa 20 mezzi navali a supporto. Le operazioni sono condotte dal consorzio Titan-Micoperi e al momento non si è stato rilevato alcun danno ambientale. In tempi relativamente brevi tutti i serbatoi della Costa Concordia sono stati svuotati: in questo modo si è evitato che il carburante inquinasse irreparabilmente le coste. A un anno dall'incidente i rilievi dimostrano che lo specchio d acqua attorno al relitto continua a non essere inquinato. E' però ancora presto per fare un bilancio reale dei danni al delicato ecosistema dell'isola. Il colosso immobile piegato su un fianco è diventato meta di turismo della sciagura, migliaia di curiosi hanno fatto a gara per immortalare la nave in foto ricordo e video, ma il turismo, quello vero, è messo in crisi dall'incidente. Per l'isola si tratta di una ferita aperta e il sindaco del Giglio ha chiesto una proroga dello stato di emergenza, visto che si è registrato un calo del 28% delle presenze.

Costa Concordia, boom del "turismo da tragedia"

La prossima estate sarà ad ogni modo la seconda con 'vista relitto'. "La nave sarà letteralmente fatta roteare, con una spinta dalla quale non si torna indietro. Il sistema potrà tirarla su, ma non è in grado di rimetterla eventualmente al punto di partenza", spiega Sergio Girotto di Micoperi. E per i 400 milioni di dollari finora quantificati per completare la rimozione, "al massimo a settembre" la Costa Concordia sarà finalmente trainata "in qualunque porto del Mediterraneo sarà deciso da Costa Crociere".

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