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Venerdì, 19 Aprile 2024
La vicenda / Lecce

Anziano morto da un anno e ritrovato in casa, il figlio ai pm: "Non è mio padre, lui è in Svizzera"

Giallo a Corigliano d'Otranto dopo la scoperta di un cadavere in avanzato stato di decomposizione. Si indaga per occultamento di cadavere, truffa all'Inps e omicidio

Un uomo ritrovato morto in casa e un giallo ancora tutto da dipanare. Gli inquirenti stanno cercando di far luce sulla tragica fine di Antonio Caracciolo, i cui resti sono stati trovati lo scorso 15 marzo all'interno della sua abitazione di Corigliano d'Otranto, in Salento. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione, avvolto in una coperta su una brandina e con un ventilatore nei paraggi (evidentemente utilizzato per arieggiare l'ambiente e allontanare il cattivo odore). Già da una prima ispezione esterna, si è potuto intuire che il momento del decesso risalirebbe a oltre un anno fa, ma la Procura auspica di poter raccogliere informazioni più esaurienti dagli accertamenti del medico legale Alberto Tortorella, iniziati lunedì scorso con l'autopsia.

Le indagini e i sospetti sul figlio dell'uomo

Al vaglio degli inquirenti, c'è la posizione del figlio del defunto, Luigi Roberto Caracciolo, di 56 anni, assistito dall'avvocato Fabrizio Ruggeri. Sin dalle prime battute dell'inchiesta si è fatta largo l'ipotesi, tuttora al vaglio, che l'uomo abbia nascosto il corpo dell'anziano genitore con l'intento di riscuotere la pensione.

Le ipotesi di reato sono occultamento di cadavere e truffa all'Inps, ma di recente, riferisce la collega Veronica Valente su LeccePrima, si è aggiunta quella di omicidio volontario, "poiché gli inquirenti non vogliono lasciare nulla di intentato, sebbene l'avanzato stato di decomposizione del corpo renda difficile la possibilità di trovare riscontri in questa direzione". 

Davanti al pubblico ministero Luigi Mastroniani, il 56enne ha escluso con fermezza che lo scheletro trovato dai carabinieri possa appartenere al genitore: "Quello non è mio padre. Mio padre è vivo e si trova in Svizzera". Per verificare quanto affermato dall'indagato, il magistrato intende disporre verifiche sul Dna ma anche sullo stato di salute mentale dell'uomo, affidandosi alla psichiatra Mariangela Pascali che già ieri ha affiancato Caracciolo durante l'interrogatorio. 

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