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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Napoli

Antonio Scafuri morto dopo 4 ore di attesa in ospedale: si indaga per omicidio colposo

"Gli ispettori non bastano, denunceremo la ministra Lorenzin e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca", dichiara il Codacons. L'avvocato della famiglia: "Vogliamo la verità a ogni costo"

La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo per il decesso di Antonio Scafuri. Il 23enne era stato ricoverato in codice rosso al Loreto Mare di Napoli, in seguito ad un incidente stradale, ed è stato costretto ad attendere alcune ore prima di essere sottoposto ad un esame diagnostico e trasferito al Vecchio Pellegrini. Il fascicolo è stato assegnato al pm Michele Caroppoli della sesta sezione coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio.

Gli inquirenti eseguiranno gli accertamenti necessari per stabilire le eventuali responsabilità per la morte di Scafuri procedendo all'acquisizione della cartella clinica e ascoltando alcuni testimoni, prima di nominare un medico legale per l'autopsia, che sarà svolta in questa settimana. "Voglio una battaglia di verità - ha commentato Mario Forlenza, direttore generale della Asl Napoli 1 -. Ho disposto un'indagine ispettiva: da stamattina il servizio ispettivo procede ai primi interrogatori al personale medico e paramedico e a tutti coloro che hanno avuto un collegamento diretto o indiretto con la vicenda".

Ai microfoni di NapoliToday, Luigi Ascione, avvocato della famiglia Scafuri, spiega quali saranno le tappe per scoprire cosa è veramente accaduto sia in strada che nei corridoi dell'ospedale. La famiglia, intanto, è in attesa di conoscere la data dell'autopsia, dopo la quale potrà esserci il funerale.

E intanto il Codacons fa sapere che denuncerà la ministra Lorenzin e il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, "la cui giunta ha deciso solo qualche giorno fa di aumentare gli stipendi dei dirigenti apicali di Asl e aziende ospedaliere, per concorso nei reati dei sanitari dell'ospedale Loreto Mare. È questa la risposta dell'Associazione di fronte alla decisione di inviare l'ennesima “task force” da parte della stessa Ministra: decisione ormai rituale e tutto sommato episodica, ma che di sicuro non risolve i macroscopici problemi della sanità campana e in generale i gravi squilibri territoriali - ormai così evidenti nel Paese".

"Non è possibile continuare a inviare gli ispettori quando accade qualche tragedia, senza intervenire in maniera strutturale. L'invio degli ispettori dopo tanti episodi gravissimi senza avere posto subito in atto misure di prevenzione e controllo è solo una offesa alla intelligenza dei cittadini e dei napoletani", commenta il Presidente del Codacons Carlo Rienzi. "Le disparità regionali nella qualità dell'assistenza sanitaria sono evidenti e allarmanti: il fardello della sanità italiana è proprio l'inaccettabile differenza in termini di qualità dell'assistenza sanitaria tra le Regioni", conclude.
 

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