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Martedì, 16 Aprile 2024
La tragedia / Colombia

Antonio Straccialini, il turista italiano ucciso da un branco di squali

Aveva 56 anni, di Roseto degli Abruzzi, dove era tornato l’ultima volta l'anno scorso, da anni viveva in Australia: per circa sei mesi all’anno lavorava, per il resto del tempo viaggiava, alla scoperta di nuovi mondi, spesso senza prendere aerei. Un vero giramondo: ha trovato la morte nelle acque cristalline de La Piscinita

Antonio Straccialini non ha avuto scampo. E' questo il nome del turista italiano ucciso da un branco di squali in Colombia, mentre faceva il bagno in mare poco lontano da una scogliera.  56 anni, di Roseto degli Abruzzi, dove era tornato l’ultima volta l'anno scorso, da anni viveva in Australia: per circa sei mesi all’anno lavorava, per il resto del tempo viaggiava, alla scoperta di nuovi mondi, spesso senza prendere aerei. Un vero giramondo. 

"L'ho visto nuotare poi annaspare mentre cercava di aggrapparsi alla barca. Era ferito, perdeva molto sangue. Abbiamo cercato di sollevarlo ma era troppo pesante. Così mi sono tuffato in acqua e siamo riusciti finalmente a issarlo a bordo. Aveva la gamba destra mezza tranciata, aveva perso conoscenza. Siamo arrivati fino a terra, non so se fosse ancora vivo" , dice a una radio locale Mauricio Maldonado, il colombiano che lo ha soccorso per primo.

Straccialini ha trovato la morte nelle acque cristalline de La Piscinita, una zona selvaggia di Pox Hole, sulla costa sud-ovest di San Andrés, un atollo da sogno che appartiene alla Colombia ma si trova al largo del Nicaragua. Quando è arrivato all’ospedale Clarence Lynd Newball Memorial il suo cuore aveva ormai smesso di battere da troppo tempo. Non c'è stato nulla da fare.

Antonio Straccialini stava facendo il bagno in quel punto per osservare, probabilmente, i fondali molto affascinanti di quella zona specifica. Avrebbe notato solo all'ultimo gli squali. Troppo tardi. "Ha cercato scampo nuotando", ha raccontato Maldonado. "Gli squali però lo avevano circondato. Non lo lasciavano. Lui si difendeva con le mani, li colpiva ogni volta che si avvicinavano. E ogni volta quelli lo mordevano". Una fine atroce.

Sono rari i casi di aggressione da parte degli squali tigre che di solito si tengono alla larga dalle zone più frequentate. In passato ci sono stati dei casi di aggressioni ma si contano sulle dita di una mano. Negli ultimi tempi, tuttavia, i tigre erano tornati a frequentare l’atollo. "Grazie a 14 anni di totale protezione dell’ambiente marino", conferma l’Ente per lo Sviluppo sostenibile dell’arcipelago di San Andrés (Coralina), "la popolazione di squali è cresciuta fino a diventare, secondo recenti ricerche scientifiche, la seconda per importanza nel mondo". Le autorità aggiungono: "Era stata segnalata la presenza di due grandi squali tigre nella zona grazie ai video che circolano sui social. Un residente aveva avvertito della loro presenza e aveva raccomandato di non immergersi, ma non è stato ascoltato". 

Dixon Suárez, uno dei soccorritori, ha scritto sui social. "Sentivo quel turista straniero gridare aiuto. Siamo riusciti a raggiungerlo, lo abbiamo tirato fuori dal mare. È stato orribile".

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Turista italiano muore attaccato da uno squalo

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