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Venerdì, 19 Aprile 2024
STORIE DALLA CRISI

"Tutta la pensione persa alle slot": la storia di Franca

Solitudine e disperazione, poi sono arrivati i debiti: Franca, 72 anni, aveva il vizio del gioco d'azzardo. Aveva perso tutto alle slot ma alla fine ce l'ha fatta: è uscita dalla sua dipendenza con l'aiuto delle associazioni

PALERMO - E' entrata nel tunnel del gioco dopo la separazione con il marito. Nonostante avesse tre figlie si sentiva sola e abbandonata. Così Franca, 72 anni, ha iniziato a sperperare la sua pensione alle slot, arrivando fino a perdere 10mila euro in una settimana."Da sempre ho amato giocare anche a carte – racconta a Redattoresociale.it – con le amiche. Ho iniziato, ogni tanto, dopo l’allontanamento di mio marito da casa, a giocare qualche ‘gratta e vinci’. Dopo la separazione, ho perso molti amici, ho sofferto molto la solitudine e soprattutto lo stravolgimento economico della mia vita che da 5 mila euro al mese mi ha portato a vivere adesso con poco più di mille euro". 

Un tunnel che è durato sette anni ma da cui adesso è riuscita a uscire. Franca si è rivolta alla Fondazione Antiusura Ss. Mamiliano e Rosalia (opera segno della Caritas diocesana) e al dipartimento Cediss Gap & Nuove Dipendenze (ente per lo studio delle dipendenze comportamentali dell'Asp). Solo con questo supporto e un lavoro quotidiano e costante ha risolto la sua dipendenza. 

La separazione e la solitudine cambiano la situazione economica ed emotiva di Franca che così comincia a giocare e indebitarsi. "Sono arrivata a vincere 10 mila euro che ho perso in una settimana". Ora, grazie a Fondazione Antiusura e Cediss, ha ricominciato a vivere. 

Le firme contro l'azzardo | Foto Infophoto

La perdita dei punti di riferimento della sua esistenza l'hanno fatta cadere nel vortice del gioco. Ma la ragione era clinica: Franca soffriva di depressione. "Perdevo tutto quello che giocavo – dice – senza rendermi conto dello stato in cui ero caduta. Nessuno sapeva niente, neanche i miei familiari e amici a cui chiedevo soldi, inventando svariate scuse e dicendo molte bugie. Ho chiesto prestiti a finanziarie e dopo agli amici vivendo in assoluto silenzio questa mia disperazione e nello stesso tempo vergogna per come mi ero ridotta. Ho mangiato per mesi solo uova e pane e latte senza più potermi comprare i beni di prima necessità”.

L'incontro con la Fondazione Antiusura lo deve al direttore della sua banca: "Gli avevo chiesto di anticiparmi la pensione e lui, rendendosi conto del mio problema, mi ha orientato alla Caritas per la richiesta di un micro credito. Da lì circa un anno fa, ho conosciuto la Fondazione Antiusura di Palermo". L'esperienza di Franca insegna quanto sia facile cadere nel vortice drammatico del gioco d'azzardo ma anche come si possa tornare alla propria vita, attraverso un percorso guidato e con l'aiuto degli esperti. La Fondazione antiusura l’ha aiutata a estinguere i debiti e con Cediss ha intrapreso una terapia psicologica: “Adesso mi sento una persona nuova. Mi sono fatta forza, a poco a poco, per riuscire a non giocare più. Era una lotta con me stessa che dovevo vincere. Adesso ce l'ho fatta”. 

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