Caos di Piazza San Carlo: tra gli indagati la sindaca Appendino e il questore
Venti avvisi di garanzia sono stati consegnati per l'inchiesta sui fatti avvenuti a Torino durante la finale di Champions tra Juve e Real. Tra gli indagati anche il primo cittadino dei 5 stelle
Dopo diversi giorni d'attesa, sono arrivati gli avvisi di garanzia per l'inchiesta sui fatti di piazza San Carlo. Venti notifiche tra cui anche quelle destinate alla sindaca Chiara Appendino, al questore Angelo Sanna, al capo di gabinetto della Questura Michele Mollo, il dirigente del commissariato Alberto Bonzano, il presidente di Turismo Torino Maurizio Montagnese e il direttore Danilo Bessone, organizzatori dell'evento.
"Mi è stato appena notificato dalla Procura di Torino - scrive la sindaca Appendino in una nota -, un avviso di garanzia per i fatti di piazza San Carlo. Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti, poiché è interesse di tutta la cittadinanza che vengano ricostruiti i fatti e definite le responsabilità di ognuno".
A occuparsi dell'inchiesta è la Procura della Repubblica di Torino. Durante la serata della finale di Champions League, nella calca della folla, morì una donna, e oltre 1500 persone rimasero ferite.
Venti indagati in tutto
Sono stati notificati 20 inviti a comparire ad altrettante persone indagate nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Torino sui fatti di piazza San Carlo, avvenuti lo scorso 3 giugno in occasione della proiezione su maxi schermo della finale di Champions League Juventus-Real Madrid. Gli inviti a comparire riguardano le ipotesi di reato di omicidio colposo a causa della morte di Erika Pioletti, deceduta lo scorso 15 giugno, lesioni colpose “in danno delle 315 persone che hanno proposto querela” e disastro colposo.
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