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Venerdì, 19 Aprile 2024
Suicidi

Architetto trovato morto a Sarzana, fine del caso: "E' stato un suicidio"

Il 'giallo' risolto dalla polizia. L'uomo si sarebbe sparato con la pistola del padre. Ad impossessarsi dell'arma, forse con l'intenzione di rivenderla, sarebbero stati i due ragazzi che hanno rinvenuto il corpo

Si sarebbe tolto la vita sparandosi in bocca con la pistola del padre, Giuseppe Stefano Di Negro, l’architetto spezzino di 50 anni trovato agonizzante con il cranio fracassato sabato sera in una via isolata della periferia di Sarzana, in provincia di La Spezia.

A risolvere il giallo - riferisce Askanews - è stata la polizia, che in un primo momento non aveva escluso l’ipotesi dell’omicidio.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’architetto, molto famoso nella zona, si sarebbe recato a casa dei genitori poco prima delle 20 e, dopo aver preso la pistola del padre, una calibro 38, avrebbe raggiunto in macchina una strada isolata sulle sponde di un torrente e si sarebbe suicidato. Il proiettile, che gli era rimasto conficcato nel cranio, è stato rinvenuto ed estratto dal medico legale durante l’autopsia.

Ad impossessarsi dell’arma, probabilmente con l’intenzione di rivenderla, sarebbero stati i due ragazzi, due senza tetto di 19 anni, che per primi avevano soccorso il 50enne e lanciato l’allarme. Oltre all’arma, che in un primo momento avrebbero nascosto in un cespuglio per poi recuperarla successivamente, i due avrebbero rubato 70 euro dal portafoglio dell’architetto. Per loro scatterà quindi un denuncia per furto, porto abusivo di arma da fuoco e simulazione di reato.

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