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Venerdì, 19 Aprile 2024
"Tragedia annunciata" / Roma

Strage Ardea, l'appello dei vigilantes: "Controllo effettivo e monitoraggio dei detentori di armi legali"

Andrea Pignani ha ucciso tre persone. Il segretario nazionale del Savip (Sindacato Autonomo Vigilanza Privata), Vincenzo del Vicario: "E' scandaloso che dopo la morte dell'ex guardia giurata nessuno si sia preoccupato di ritirare armi e munizioni agli eredi, soprattutto dovendosi conoscere le condizioni in cui versava il giovane"

Tanti interrogativi, ma il giorno dopo è ancora quello del dolore."Quanto accaduto ad Ardea ha lasciato tutti sgomenti, tutti i sanitari che si sono adoperati con tempestività e massimo impegno per prestare i primi soccorsi che sono arrivati sul posto in dieci minuti dalla chiamata di soccorso e tentare ripetutamente di salvare le vittime di questa inaspettata tragedia, esprimono il massimo cordoglio alle famiglie. Questo fatto ci ha profondamente toccati, alle famiglie dei bambini e dell'anziano esprimiamo le più sentite condoglianze". Così afferma in una nota l'Ares 118 dopo la sparatoria avvenuta ieri ad Ardea in cui sono rimasti uccisi due bambini e un anziano.

Forse a "infastidire" Andrea Pignani, ingegnere disoccupato che viveva con la mamma è stata la potatura degli arbusti sotto casa. Non ci sono certezze, forse mai ci saranno. L'arma, che qualcuno aveva scambiato per una scacciacani in passato, era quella del padre, guardia giurata, morto l'anno scorso. Con quell'arma ieri il 35enne ha ucciso Daniel, 10 anni, che pedalava sulla sua bicicletta, David, 5 anni, che era su monopattino, e il pensionato Salvatore Ranieri, 74 anni, che passava di lì in quel momento e non conosceva né il suo assassino né i fratellini e avrebbe provato in un ultimo disperato gesto di generosità a proteggerli. Poi Pignani, che era uscito di casa con felpa, zainetto e guanti e ha esploso i colpi di pistola contro le prime persone che ha incontrato, si è suicidato dopo essersi barricato in casa.

Ardea: "Cronaca di una tragedia annunciata"

"Il gravissimo episodio avvenuto ad Ardea, nel corso del quale sono rimasti uccisi un anziano e due bambini, è l'ennesimo di una serie di altrettanto sanguinosi fatti a seguito dei quali lo Stato non ha assunto iniziative preventive di alcun genere" dice il segretario nazionale del Savip (Sindacato Autonomo Vigilanza Privata), Vincenzo del Vicario. "Il ministero dell'Interno - continua - deve intervenire urgentemente per garantire, con sistemi automatizzati e interconnessi il controllo effettivo e il monitoraggio dei detentori delle armi. E' scandaloso che dopo la morte dell'ex guardia giurata nessuno si sia preoccupato di ritirare armi e munizioni agli eredi, soprattutto dovendosi conoscere le condizioni in cui versava il giovane".

Insomma - secondo il responsabile del sindacato più diffuso tra i vigilantes - "manca un sistema informatizzato di controllo, che pure era stato promesso e per il quale erano stati spesi ingenti fondi pubblici. Ma gli stessi accertamenti medici, con intervalli estremamente estesi, sono svolti secondo procedure risibili, prive di qualsiasi affidabilità e rimessi ad un circuito medico che, forse più orientato al profitto economico che all'accuratezza, non è in alcun modo controllato". Inoltre "sempre per favorire l'industria armiera, è consentito il possesso di un numero illimitato di armi lunghe e delle loro munizioni. La sparatoria di Guidonia del 4 novembre 2007, nulla ha insegnato, lasciando che persone che patiscono un disagio psichico siano lasciate senza controllo, fino al punto di mettere in pericolo l'altrui vita e rovinare quella propria e delle incolpevoli famiglie".

Perché Andrea Pignani aveva ancora la disponibilità di quell'arma? La strage si sarebbe potuta evitare?

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