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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"L'argine crollato nell'alluvione era fatto di polistirolo"

La segnalazione parte da alcuni cittadini coinvolti nell'alluvione dello scorso 5 novembre a Carrara. L'argine, rifatto nel 2009, è crollato in un determinato tratto di 150 metri, dove la forza del torrente Carrione non era maggiore rispetto al resto del suo corso

Una denuncia destinata a lasciare il segno. "L'argine crollato a Carrara, nell'esondazione del Carrione, è fatto di polistirolo". La segnalazione parte da alcuni cittadini coinvolti nell'alluvione dello scorso 5 novembre, e la denuncia viene raccolta da RaiNews24. Si interessano della vicenda anche le senatrici carraresi del Movimento 5 Stelle Laura Bottici e Sara Pagliai, che hanno verificato e poi affermato: "All'interno dell'argine crollato abbiamo trovato polistirolo e un agglomerato molto fragile".

Durante una diretta di RaiNews24 è stato mostrato quanto friabile fosse al suo interno la parte alta dell'argine, composto per lo più da un materiale bianco almeno molto simile al polistirolo. C'è anche da precisare che secondo alcuni tecnici e muratori impegnati nella ricostruzione dell'argine e contattati da Askanews "un ispessimento di polistirolo in determinati tratti è normale perché perché serve a rendere più flessibile il muro per le escursioni termiche."

Resta il fatto che l'argine, rifatto nel 2009, sia crollato in un determinato tratto di 150 metri, dove la forza del torrente Carrione non era maggiore rispetto al resto del suo corso. E mentre la Procura di Massa indaga "contro ignoti", gli abitanti di Carrara oggi terranno una manifestazione che si preannuncia molto partecipata: la loro rabbia è alimentata anche da questo retroscena del "polistirolo".

Alluvione Carrara © Infophoto

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