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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il Caso

Dai sorrisi col Cav alla cocaina: chi è la "dama bianca" del mistero

Federica Gagliardi è stata fermata ieri a Fiumicino con ventiquattro chili di cocaina nel bagaglio a mano. Si presentò al mondo nel 2008 quando comparve, al G8 di Toronto, accanto al premier Silvio Berlusconi

ROMA - Quel soprannome oggi suona un po' profetico. Federica Gagliardi, 31 anni, un passato da modella e da "amichetta" di Silvio Berlusconi, è per tutti la "dama bianca". Lo sarà di più da ieri, quando la guardia di Finanza di Napoli l'ha fermata all'aeroporto di Fiumicino con ventiquattro chili di cocaina nel bagaglio a mano. Bloccata, la Gagliardi ha chiamato il suo avvocato e ha giurato: "Mi hanno incastrata".

Ma lei, Federica, "dama bianca" lo era diventata per quel look total white con il quale si fece conoscere al mondo. Era il 24 giugno 2010, e comparve sotto la scaletta del volo di Stato dell'allora premier Silvio Berlusconi a Toronto per il G8. Capelli biondi, occhiali da sole, borsa Vuitton sulla spalla, sorriso e camicia e pantaloni bianchi: divenne in pochi secondi la sconosciuta più famosa al mondo. 

VIDEO - La perquisizione nella valigia della Gagliardi

Lo staff del premier ci capì poco o nulla. Ma fra qualche voce e qualche giustificazione ufficiale presto si comprese chi era la Gagliardi: "Mi dà una mano nello staff, le segretarie erano tutte malate" spiegò il Cav. Poi si scoprì che aveva fatto la campagna elettorale per Renata Polverini - diventata a marzo 2010 governatrice del Lazio - portata al comitato da Giulio Violati, marito di Maria Grazia Cucinotta. E che dopo era passata a lavorare in Regione, col segretario generale Salvatore Ronghi. E, in quel viaggio ufficiale, era con Berlusconi perché "voleva fare un’esperienza".

Federica Gagliardi, la "dama bianca" del Cav

Al ritorno dal Canada, la "dama bianca" ebbe il suo momento di gloria. Interviste, ospitate e vita - privata e non - diventa pubblica. Di lei si seppe tutto: il tentativo con l'Italia dei Valori nel 2008 - solo una manciata di voti - poi, il sogno di entrare nello staff di Berlusconi. "So che tutti dicono che ero l'amichetta del premier - confessò poco dopo - ma non è così". Quindi, quel viaggio in Canada. E quel soprannome, mai tanto profetico. 

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