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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il fatto / Brescia

"Se non guardi la tv il Covid non esiste più": i due negazionisti che hanno incendiato un centro vaccinale

A un mese dall'atto terroristico avvenuto a Brescia i carabinieri del Ros hanno fermato due persone. Il loro obiettivo? Sabotare la campagna di immunizzazione e intimidire i cittadini

Un deliberato atto di terrorismo che avrebbe dovuto "aprire gli occhi" alla gente contro il rischio dei vaccini. A distanza di meno di un mese dall'atto terroristico contro il centro vaccinale di via Morelli, a Brescia, nella notte i Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Brescia hanno arrestato due persone gravemente inidizate di essere i responsabili dell'attacco. 

A finire in manette sono stati un 52enne di Brescia, P.P., e un 51enne di Monticelli Brusati, comune della provincia bresciana. Entrambi sono apertamente "no-vax". Sui loro profili Facebook si trovano svariati slogan negazionisti (un esempio: "La pandemiaaaa, la pandemiaaaa è una fesseria e se non guardi la tv, il covid non esiste più"), contro i vaccini, contro l'obbligo di indossare la mascherina e a sostegno della campagna "Io apro". 

"Quelli del CTS.....una manica di imbecilli", si legge sulla pagina facebook di una delle persone fermate. "Per fare la rivoluzione non servono per forza anfibi, giubbotto di pelle,bastoni o altro.....basta disobbedire a queste pu***nate". "Io non mi vaccino, non sono una cavia". E ancora: "Clamoroso. Il governo irlandese costretto ad ammettere che il Covid non è mai esistito". "Verrà il giorno in cui tanti italiani spegneranno la tv e accenderanno il cervello... in quel momento avremo vinto".  Insomma, una serie di fake news rilanciate da chi evidentemente era convinto che la pandemia fosse un gigantesco complotto. 

I Ros evidenziano che il 51enne bresciano, benché incensurato, ha evidenziato una convinta adesione alle tesi negazioniste e no vax , con una marcata ostilità nei confronti delle istituzioni in relazione alla gestione della crisi sanitaria in atto. Anche N.Z, l'altra persona finita nel mirino dei militari, è risultato "convintamente orientato, dal punto di vista ideologico, verso le interpretazioni più violente ed oltranziste delle tematiche populiste, no vax ed anti-istituzionali, manifestate in particolare attraverso il web e i social networks".

La svolta nelle indagini è avvenuta dall'isolamento di alcune immagini che hanno fornito la prova della preparazione degli ordigni da parte degli indagati. Dalle risultanze investigative è emersa la chiara volontà dei presunti attentatori di bloccare e sabotare la campagna vaccinale in corso, intimidendo la popolazione ed alimentando il clima d'incertezza del particolare momento storico, nonché di reiterare nel breve termine ulteriori azioni violente e di danneggiamento. È significativo infatti la circostanza che P.P la mattina poco prima dell'attacco abbia postato sul proprio profilo Facebook la frase ''se vogliamo distruggere il nemico dobbiamo usare la stessa arma ''la paura'' e la loro paura è la nostra unione. Non ci sono altre soluzioni''.

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