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Venerdì, 29 Marzo 2024
La decisione del gip

Eitan, nonno arrestato e poi subito scarcerato: tornerà in Israele

"Pensavo di avere diritto di poter stare con mio nipote, di aver fatto una cosa lecita", ha dichiarato Shmuel Peleg durante l'interrogatorio davanti al gip di Pavia

Shmuel Peleg, nonno materno del piccolo Eitan Biran, unico superstite della tragedia della funivia del Mottarone, tornerà in Israele. L’uomo, accusato del sequestro del nipote, dovrà lasciare l’Italia entro 48 ore e non potrà più avvicinarsi al piccolo. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Pavia, che ha disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere con il divieto di dimora a Pavia, Milano e Varese, dove il bambino vive con gli zii paterni e i cuginetti.

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Eitan Biran era finito al centro di una battaglia legale tra la famiglia paterna e quella materna dopo la tragedia del Mottarone, in cui persero la vita entrambe i genitori del piccolo e il fratellino di appena due anni. Lui all’epoca della tragedia (23 maggio 2021) ne aveva 5. Poi l’11 settembre 2021 il nonno materno, Shmuel Peleg, lo aveva portato in Israele contro il volere dei parenti del genero, dopo che un tribunale italiano aveva concesso l'affido temporaneo del piccolo alla famiglia paterna che già viveva in Italia. Grazie ad una sentenza della Corte Suprema israeliana Eitan è potuto tornare a vivere in Italia, con la zia paterna Aya Biran Nirko.

"Pensavo di avere diritto di poter stare con mio nipote, di aver fatto una cosa lecita. Il piccolo è sempre stato bene con me, non l'ho mai nascosto, appena siamo arrivati a Tel Aviv ho informato subito la zia Aya e le autorità locali", ha dichiarato l'ex militare 59enne durante l'interrogatorio davanti al gip di Pavia, durato circa tre ore.

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