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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Veneto Banca, arrestato l'ex ad Consoli: ora è ai domiciliari

I reati contestati sono aggiotaggio e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza

Arrestato - e messo ai domiciliari - dai militari della Guardia di Finanza di Venezia l'ex amministratore delegato e direttore generale di Veneto Banca Vincenzo Consoli. E' accusato di ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza ed aggiotaggio.

I finanzieri hanno eseguito un'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Roma. Sequestrato un immobile sempre di Consoli del valore di 1,8 milioni di euro. Sono state anche eseguite perquisizioni domiciliari nei riguardi di 14 indagati.

L'indagine, diretta dalla Procura di Roma, ha fatto luce su "plurime condotte di ostacolo ai danni di Bankitalia e Consob". In particolare sono contestate una serie di operazioni (cosiddette "baciate") in virtù delle quali era la stessa banca a finanziare importanti clienti perché gli stessi acquistassero azioni del medesimo istituto di credito. Il significato economico reale di queste operazioni - nascoste sotto una veste apparentemente lineare - per gli inquirenti è chiaro: il cliente "finanziato" deteneva titoli di Veneto Banca per conto della banca.

A volte ciò sarebbe avvenuto anche mediante "l'arruolamento" di investitori compiacenti, disponibili ad intestarsi temporaneamente ingenti quote di obbligazioni subordinate, sollevando la banca dall'onere di detrarne il controvalore dal patrimonio di vigilanza, come invece prescritto dalla Banca d'Italia. Anche in questi casi secondo chi indaga si trattava, in pratica, di veri e propri "parcheggi" temporanei di titoli che, in realtà, rientravano nella titolarità dell'emittente, Veneto Banca. 
 

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