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Sabato, 20 Aprile 2024
Il caso

Finmeccanica, altro terremoto: quattro arresti per "fondi neri e tangenti"

Quattro persone sono finite in manette nell'inchiesta sul Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti. Sono accusati di avere accumulato fondi neri e di avere pagato tangenti

ROMA - Grazie a un sistema di false fatturazioni e sovraffatturazioni avrebbero creato cospicui fondi neri, destinati - secondo la ricostruzione dei pm - al pagamento di tangenti. Per questo, la Guardia di Finanzia di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta della Dda sul Sistri - il sistema di tracciabilità dei rifiuti - ha arrestato quattro persone. 

Agli arresti domiciliari, per fondi neri e tangenti, Lorenzi Borgogni, ex direttore delle Relazioni esterne Finmeccanica, Stefano Carlini, ex direttore operativo della Selex service management e due imprenditori romani, Vincenzo Angeloni e Luigi Malavisi. 

Proprio da strani intrecci fra la Selex, Finmeccanica e le molteplici società affidatarie compiacenti, gli indagati - secondo i pm - sarebbero riusciti a creare cospicui fondi neri. I soldi, poi, sarebbero serviti al pagamento di tangenti anche attraverso la costruzione di società estere in paradisi fiscali del Delaware e l'apertura di conti correnti in Svizzera. 

Ruolo cruciale, secondo gli investigatori, sarebbe stato quello di Angeloni che avrebbe costituito una sorta di braccio operativo dei vertici di Finmeccanica, occupandosi della richiesta e della riscossione delle somme di denaro illecitamente accumulate, per recapitarle ai vertici del gruppo industriale. 

Dalle ricostruzioni degli investigatori, inoltre, l’imprenditore risulterebbe anche destinatario di ulteriori somme originate da false fatturazioni, emesse grazie a fittizi contratti di consulenza, predisposti a nome di una società cartiera appositamente costituita attraverso prestanomi. Tra gli episodi sotto la lente di ingrandimento ci sarebbe anche un episodio di corruzione per 4 milioni di euro, parte dei quali consegnati in contanti direttamente negli uffici di Finmeccanica, all’interno di due borsoni.

Sequestrati 28 conti correnti e due cassette di sicurezza. Perquisita anche l’abitazione dell’ex presidente Pier Francesco Guarguaglini, a capo di Finmeccanica fino al dicembre 2011.

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