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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Modena

Omicidio di Leo, è stato ucciso per un "ricatto sessuale": quattro giovani fermati

Ci sarebbero una relazione omosessuale e un presunto ricatto dietro l'omicidio di Congliang Hu - da tutti chiamato Leo - il 20enne cinese strangolato a morte a Modena

Ci sarebbero una relazione omosessuale e un presunto ricatto dietro l'omicidio di Congliang Hu - da tutti chiamato Leo - il 20enne cinese strangolato a morte nella sua cameretta e poi chiuso in un trolley a Modena.

Quattro minori fermati

La Polizia di Stato di Modena, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, ha sottoposto al fermo di polizia giudiziaria quattro cittadini cinesi, tutti minorenni, ritenuti responsabili della morte di "Leo" Congliang Uh, il ventenne trovato morto nella sua abitazione a Modena sabato pomeriggio.

Un quinto soggetto, minorenne, responsabile in concorso, si è costituito in Questura a Prato, accompagnato da un legale, ed è stato indagato in stato di libertà. Le indagini sono state svolte dalla Squadra Mobile di Modena, con la collaborazione di quella di Prato.

Tutti residenti a Prato

Si tratta di cinque connazionali della vittima, di età compresa tra i 16 ed i 17 anni, tutti residenti a Prato responsabili, in concorso, di omicidio e rapina di un telefono e di una consolle per videogiochi.

Movente dell'omicidio la minaccia di divulgazione di alcune foto a sfondo sessuale di cui Hu Congliang era in possesso e che ritraevano uno dei soggetti coinvolti nella vicenda.

"Volevano disfarsi del cadavere"

Le indagini dei poliziotti della squadra mobile hanno accertato che il giovane Hu sarebbe morto per soffocamento. Gli aggressori hanno poi cercato di occultare il cadavere all'interno di una valigia per liberarsene successivamente.

L'intento non sarebbe riuscito per via dell'intervento del padre adottivo del minore insospettito dai rumori che provenivano dalla stanza, sebbene il cadavere sia stato scoperto in un momento successivo.

Subito le indagini si sono concentrate sul gruppo di giovani cinesi che si era introdotto nell'appartamento. Si è arrivati quindi al fermo dei primi 3 giovani, rintracciati a Prato dove si erano rifugiati. Nella scorsa nottata, sempre a Prato, gli uomini della Polizia di Stato di Modena collaborati dai colleghi di Prato, hanno proceduto ad individuare e sottoporre a fermo un quarto soggetto mentre l'ultimo si è costituito, assistito da un proprio legale, presso la Questura toscana. I quatto soggetti, sottoposti a fermo, sono stati associati presso le strutture carcerarie di accoglienza minorile di Firenze e Bologna.

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