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Venerdì, 19 Aprile 2024
Pedopornografia / Roma

Scambiava foto e video porno della figlioletta: imprenditore arrestato

Un 48enne romano, che aveva appena terminato di scontare una condanna per un reato simile, è finito in manette insieme ad un 26enne di Viterbo e un cameraman di 32 anni di Roma. I tre uomini sono stati arrestati in flagranza di reato: erano in possesso di un ingente quantitativo di file pedopornografici,

Blitz contro la pedopornografia a Roma: tre uomini sono stati arrestati in flagranza di reato per produzione e detenzione di materiale pedopornografico e eseguito perquisizioni delegate dalla Procura della Capitale. Si tratta di un imprenditore romano che scambiava immagini e video della figlia minore per essere ammesso in un gruppo pedopornografico, di un giovane di Viterbo di 26 anni trovato in possesso di materiale pedopornografico e di un cameramen romano di 32 anni. L'imprenditore romano di 48 anni, già arrestato nel 2018 per detenzione di un ingente quantitativo di file pedopornografici, aveva appena terminato di scontare la condanna, quando è stato intercettato su una piattaforma di messaggistica sulla quale, interloquendo in lingua inglese, manifestava interesse sessuale nei confronti dei minori. L'imprenditore, per essere inserito in un successivo gruppo di scambio di materiale pedopornografico, al quale è possibile accedere solo dopo aver autoprodotto immagini originali, dichiarando di avere due figlie di 14 e 6 anni, aveva inviato foto raffiguranti minori in biancheria intima.

Pedopornografia: tre uomini arrestati in flagranza di reato

L'attività di perquisizione informatica sui dispositivi sequestrati, delegata dalla Procura di Roma, ha permesso di trovare in uno spazio Cloud dedicato, oltre a materiale pedopornografico catalogato in cartelle, alcune immagini e video autoprodotti con una fotocamera nascosta. Il ritrovamento all'interno dell'abitazione di alcuni indumenti e della biancheria da letto raffigurata nei file ha permesso di attribuire l'identità della minore ritratta alla figlia dell'indagato, che è stato arrestato per produzione di materiale pedopornografico.

Il giovane di 26 anni, residente in provincia di Viterbo, è stato arrestato in flagranza di reato nell'ambito di un'attività di contrasto internazionale sugli abusi sessuali nei confronti di minori. L'indagine è stata condotta dalla Polizia Postale di Viterbo e Roma, con la direzione della Procura della Capitale. Le indagini, che hanno portato al sequestro di diversi dispositivi informatici contenenti numerosi file pedopornografici, sono state avviate dopo una segnalazione nell'ambito della collaborazione internazionale relativa a numerosi episodi di caricamento di materiale pedopornografico su una piattaforma di cloud storage. Dall'analisi dei flussi informatici la Polizia Postale è risalita al profilo di un utente che deteneva immagini di abusi su minori. Durante la perquisizione, disposta dal magistrato a seguito degli accertamenti svolti, sono stati scoperti nella disponibilità del giovane, italiano, incensurato, numerosi file di natura pedopornografica che vedevano coinvolti bambini anche di tenera età. Per il giovane è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere.

Anche il cameraman di 32 anni, residente in provincia di Roma, è stato arrestato in flagranza di reato nell'ambito di un'attività di contrasto internazionale sugli abusi sessuali nei confronti di minori. Le indagini condotte dalla Polizia Postale attraverso l'analisi delle tracce informatiche con il coordinamento della Procura di Roma hanno permesso di individuarlo. Durante la perquisizione, disposta dal magistrato a seguito degli accertamenti svolti, sono stati trovati nella disponibilità del giovane, cittadino italiano, incensurato, numerosi file di natura pedopornografica che vedevano coinvolti bambini. Per i tre arrestati l'attività di indagine, svolta con il coordinamento del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia online (C.n.c.p.o.) del Servizio Polizia Postale di Roma, prosegue ora con l'analisi del materiale sequestrato per individuare possibili ulteriori responsabilità e per identificare eventuali ulteriori minori coinvolti.

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