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Giovedì, 18 Aprile 2024
L'allerta

Terrorismo, arrestati italiani convertiti alla jihad

La Digos ha arrestato dieci persone tra Milano, Bergamo, Grosseto e l'Albania: quattro sono italiani accusati di associazione con finalità di terrorismo. Arrestati i familiari di Maria Giulia Sergio, conosciuta come la "jihadista italiana"

ROMA - L'ombra del terrorismo di matrice jihadista si allunga anche sul nostro Paese. Alle prime luci dell'alba di oggi una vasta operazione della polizia ha portato all'arresto di dieci persone appartenenti a due gruppi famigliari e ritenute pronte a partire per combattere in Siria. Perquisizioni sono state svolte nelle province di Milano, Bergamo, Grosseto e in una cittadina dell' Albania. Due i nuclei famigliari interessati dagli arresti, uno formato da cittadini italiani convertiti da qualche anno all'Islam e determinati secondo le indagini a partire per la Siria, l'altro composto da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana.

Sono tutti accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo e organizzazione di trasferimenti per finalità di terrorismo. Le indagini sono state condotte dalla sezione antiterrorismo della Digos di Milano.

CHI E' MARIA GIULIA - Il legame tra le due famiglie è rappresentato dal matrimonio tra una ragazza italiana e un albanese, che dopo le nozze del settembre scorso hanno deciso di partire assieme per combattere in Siria. Nel dettaglio, gli arrestati sono quattro italiani, un canadese e cinque albanesi, accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo e di organizzazione del viaggio per finalità di terrorismo. Nel blitz sono finiti in manette, tra gli altri, il padre, la madre e la sorella di Maria Giulia Sergio, la giovane italiana originaria di Torre del Greco partita tempo fa per andare a combattere in Siria e di cui si era già parlato nei mesi scorsi. La famiglia della ragazza vive a Inzago, nel milanese. Tra gli arrestati anche lo zio del marito albanese della giovane. La donna, il marito e la madre di quest'ultimo sono tutti e tre in Siria a combattere per la jihad.

Donne siriane in fuga dall'Isis strappano il velo | Foto da Twitter

ARRESTI ANCHE A ROMA - Nelle stesse ore, a Roma due cittadini maghrebini sono stati arrestati dai carabinieri del Ros con l'accusa di terrorismo internazionale. Un terzo indagato è già in carcere in Marocco per reati di terrorismo. Al centro delle indagini della procura capitolina una cellula di matrice qaedista. La cellula "si proponeva anche - hanno spiegato gli investigatori - la pianificazione ed esecuzione di atti terroristici in Italia e in Nord Africa".

Ecco chi combatte l'Isis ogni giorno | Infophoto

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