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Venerdì, 26 Aprile 2024
Caso internazionale

Mosca contro l'Italia: "Condanna per l'arresto di Artem Uss"

Dal Cremlino è arrivano parole stizzite per l'arresto del manager russo, figlio di Aleksander Uss, governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk: "Faremo tutto il possibile per difendere i nostri connazionali". Intanto il 40enne, accusato di aver aggirato le sanzioni, ha negato il consenso all'estradizione negli Stati Uniti

Potrebbe diventare un caso diplomatico l'arresto di Artem Uss, manager russo e figlio di Aleksander Uss, governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk, fermato lo scorso 17 ottobre all'aeroporto di Milano Malpensa. Il Cremlino, attraverso le parole del Dmitry Peskov, ha condannato l'arresto del cittadino russo avvenuto nel nostro Paese su richiesta degli Stati Uniti, dove è incriminato per avere evaso le sanzioni con la vendita illegale di tecnologia Usa a società militari russe.

"Noi siamo categoricamente contro e condanniamo la pratica di questo tipo di arresti di cittadini russi - ha detto Peskov - faremo tutto il possibile per difendere i connazionali". Parlando al plurale il portavoce di Putin parla dell'arresto di Uss e di quello di Yury Orekhov, fermato in Germaniam dove entrambi sono titolari di una società, secondo quanto si legge nell'incriminazione dei procuratori federali Usa che hanno in tutto incriminato sette persone, cinque russi e due venezuelani.

Un atteggiamento ostile, come quello manifestato dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che si è scagliata contro l'incriminazione da parte della Giustizia Usa: "È chiaro che le forze di sicurezza ed i servizi segreti Usa non faranno altro che espandere la loro caccia ai cittadini russi. Azioni ostili di questo genere, ovviamente, non rimarranno senza rappresaglia. La Russia considera la detenzione dei cittadini russi in Italia e Germania su richiesta del dipartimento di Giustizia Usa e la loro estrazione come la continuazione di una campagna di larga scala per catturare indesiderabili russi".

Intanto Artem Uss, sulla cui testa pendeva un mandato di arresto internazionale, ha negato il consenso all'estradizione negli Usa. Un no pronunciato davanti al giudice di Milano Roberto Peroni Ranchet che ha eseguito l'identificazione del 40enne. L'imprenditore, assistito dall'avvocato Vinicio Nardo, è accusato di aver acquistato dagli Stati Uniti componenti elettronici destinati ad equipaggiare aerei, radar o missili, e di averli rivenduti a compagnie russe eludendo le sanzioni in vigore. Si sospetta che la rete finita nel mirino della giustizia americana abbia utilizzato la stessa società di copertura per trasferire centinaia di milioni di barili di petrolio venezuelano in Russia e Cina.

Ora la giustizia italiana dovrà attendere la richiesta formale di estradizione, quindi che l'intera documentazione venga trasferita per un giudizio nel merito. Come chiarito nel post pubblicato sui social dall'ambasciata russa in Italia, "entro 45 giorni gli Stati Uniti sono tenuti a fornire alla giustizia italiana il fascicolo con la formulazione del capo di imputazione, che deve essere esaminato entro 6 mesi".

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