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Venerdì, 19 Aprile 2024
Roma

Devastano l'ospedale per liberare un manifestante no green pass ferito e in stato di fermo

In una trentina hanno assaltato il pronto soccorso dell'ospedale Umberto I di Roma: feriti due agenti delle forze dell'ordine e due operatori sanitari. Infermiera presa a bottigliate in testa

Il pronto soccorso dell'ospedale romano Umberto I è stato devastato da un gruppo di manifestanti coinvolti nelle violenze della manifestazione No green pass che si è tenuta ieri sabato 9 ottobre a Roma. Nel reparto era stato ricoverato un manifestante siciliano ferito e già in stato di fermo: decine di persone si sono presentate all'ingresso dell'ospedale creando il panico nel pronto soccorso, devastandolo.

L'assalto al pronto soccorso 

La persona in stato di fermo domani sarà processata per direttissima. Durante il triage, l'uomo ha insultato e aggredito, non solo verbalmente alcuni operatori sanitari e il personale di vigilanza. Contemporaneamente all'esterno del Pronto Soccorso si erano radunati almeno 30/40 manifestanti violenti che hanno preso di mira con urla e slogan gli operatori sanitari.

"Una trentina di manifestanti ha assaltato nella notte il pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma dove era stato ricoverato un uomo proveniente dalla Sicilia che aveva partecipato alla protesta contro il green pass, sfondando la porta di ingresso" spiega l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato, sul posto per un sopralluogo. "La situazione è tornata alla normalità dopo alcune ore con l'intervento delle forze di polizia. Ci sono 4 feriti, due tra le forze dell'ordine e due operatori sanitari".

Una infermiera sarebbe stata colpita con una bottigliata in testa.

"L'intervento della Celere ha evitato che la situazione degenerasse anche se i violenti entranti di forza nell'area Accoglienza hanno in tutti i modi impaurito e minacciati i presenti" spiega Fabrizio d' Alba, direttore generale del Policlinico Umberto I. Tutti gli operatori sanitari - ai quali va il più grande sostegno e vicinanza - per aver saputo fronteggiare anche questa situazione, dopo quasi venti mesi di lavoro in prima linea contro il Covid - hanno comunque garantito il loro servizio, nonostante il clima di paura ed intimidazione imposto dai manifestanti che sono stati poi allontanati dalla celere che ha presidiato l'ospedale per tutta la notte”.

"Ho voluto ringraziare questa mattina le nostre operatrici e i nostri operatori per il coraggio e la dedizione" conclude l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. "Non hanno fatto un passo indietro contro i violenti ed hanno sempre garantito l’assistenza." 

 notizia in aggiornamento

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Secondo quanto resto noto dalla Questura di Roma sono stati identificati 600 manifestanti partecipanti alla manifestazione no green pass di ieri a Roma e provenienti da Reggio Emilia, Padova, Mantova, Brescia, Verona, Torino, Milano, Bergamo, Pesaro Ancona, Firenze, Trieste, Bolzano, Modena, Treviso, Rovereto ed Arezzo. Controllati 56 minivan e 5 pullman e numerose moto.

Un bollettino di guerra quello che riguarda i ferti: sono 38 gli appartenenti alle forze dell'ordine rimasti feriti negli scontri di ieri a Roma. Tra questi un dirigente della questura che ha riportato la frattura di una costola e un operatore della polizia scientifica a cui è stato fratturato uno zigomo.

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