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Martedì, 23 Aprile 2024
CRONACA

Processo Ruby, Berlusconi assolto: "Felice, ora torno in campo"

Dopo la conferma della sentenza d'appello, il premier imputato per concussione per induzione e prostituzione minorile è raggiante. "Torna più forte di prima, con un grande partito alle spalle. Oggi l'Italia è un Paese migliore"

ROMA - Silvio Berlusconi è definitivamente assolto dai reati di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile che la Procura di Milano guidata da Edmondo Bruti Liberati ed Ilda Boccassini gli ha contestato in questi anni di dura battaglia processuale, con riferimento alle "cene eleganti di Arcore" e alla liberazione di Ruby dal fermo in Questura a Milano. E che all'ex premier era costato già una condanna in tribunale in primo grado, poi ribaltata dalla Corte di appello e ora definitivamente archiviata dalla Suprema Corte, con un verdetto arrivato nella tarda serata di ieri al termine di un'intera giornata di camera di consiglio.

Le motivazioni della scelta della Cassazione di respingere il ricorso della Procura generale contro l'assoluzione di appello saranno rese note fra un mese. Ma a Forza Italia sono bastati pochi minuti dalla lettura del verdetto finale per porre con forza la questione politica di fondo legata a questo processo: il danno da risarcire a Berlusconi, personalmente e politicamente, soprattutto per consentire al leader di Forza Italia il più rapido ritorno alla piena titolarità dei diritti politici. Che attualmente, conclusa l'espiazione della condanna ai servizi sociali per la frode fiscale di Mediaset, gli sono preclusi per legge. Lo "scoglio" è la legge Severino, che impedisce a Berlusconi la ricandidatura in Parlamento ancora per qualche anno. L'ex premier si appresta a dare battaglia per modificarla. 

"Una grande notte per la giustizia. La fine di un incubo per la democrazia", ha cinguettato su Twitter Giovanni Toti, lanciando l'hashtag #ungiudiceaberlino. "Assolto. E ancora assolto. Ma chi lo risarcisce della sofferenza e dei danni politici di questi anni? ", ha posto il problema la senatrice Anna Maria Bernini, vicepresidente vicario di Forza Italia a palazzo Madama, che invece si affida a #aspettandolacorteeuropea. Di "grande gioia dopo tante amarezze e tante montature che hanno solo fatto male all'Italia" parla la portavoce di Berlusconi Deborah Bergamini. "La decisione della Cassazione - ha commentato l'ex ministra Stefania Prestigiacomo - conferma quello che abbiamo sostenuto fin dall'inizio: il processo Ruby era una farsa, costruita ad hoc dalla procura di Milano, per destabilizzare Silvio Berlusconi. Giustizia è stata fatta, finalmente. Il fango che è stato gettato sul presidente di Forza Italia ha rappresentato una delle pagine più buie del nostro Paese, che finalmente possiamo archiviare per sempre".

Daniela Santanchè, invece, si è rivolta direttamente alla Procura. "La signora Boccassini e la procura di Milano chiedano scusa al Paese per il tentativo, davvero subdolo, di aver dato vita a un processo basato sul nulla, se non sul loro fanatismo. La Cassazione assolve Berlusconi dal caso Ruby: è una verità incontrovertibile che mette fine a ricostruzioni fantasiose e accuse strumentali. Il presidente di Forza Italia è stato più forte di quella magistratura di sinistra che si era illusa di poterlo eliminare attraverso la via giudiziaria. Adesso mi auguro che tutti prendano atto del fatto che Ruby ter è automaticamente finito perchè non ci può essere corruzione in atti giudiziari quando non c'è il reato". 

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