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Giovedì, 28 Marzo 2024
Astronomia

Un asteroide ha sfiorato la Terra: il video

Nel giorno della grande paura in Russia per la pioggia di meteoriti che ha provocato oltre 1000 feriti, un corpo celeste ha "sfiorato" il nostro pianeta

Pericolo scampato. L'asteroide 2012 DA14 ha "sfiorato" ieri sera il nostro pianeta, passando alle ore 19.24 (le 20.40 circa in Italia) sui cieli dell'Indonesia a 27.700 chilometri d'altezza. 

Secondo quanto reso noto dall'agenzia spaziale americana Nasa, che ha seguito in diretta il passaggio dell'asteroide, si è trattato del corpo celeste più grande ad essersi avvicinato così tanto alla Terra. Il 2012 DA14 aveva un diametro di circa 50 metri e viaggiava alla velocità di 7,8 chilometri al secondo.

Al momento del massimo avvicinamento, l'asteroide DA14 è stato visibile anche dall'Italia, ma un cielo nuvoloso ha rischiato di rovinare le osservazioni programmate. 

Il 15 febbraio 2012 sarà dunque ricordato come il giorno dei meteoriti, dopo la grande paura in Russia per la pioggia di corpi celesti che ha provocato oltre 1000 feriti e le voci di un'esplosione di "un oggetto" nei cieli di Cuba. Secondo gli astronomi, però, non ci sono relazioni tra l'asteroide DA14 e i meteoriti caduti in Russia, perché i due corpi hanno seguito rotte opposte.

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PROSSIMO RISCHIO DI COLLISIONE NEL 2029 - Scampato il pericolo 2012DA14, salvo sgradite sorprese il prossimo rischio noto di collisione della Terra con un asteroide - in questo caso, "Apophis" - è rimandato al 2029. Le previsioni su quali oggetti possano in futuro rappresentare un pericolo è molto difficile, così come ogni eventuale intervento dato lo scarso preavviso: a causa della bassa albedo (capacità di riflessione) della loro superficie gli asteroidi sono di norma virtualmente invisibili agli strumenti ottici a meno di non passare davanti a un corpo luminoso, e troppo piccoli per causare effetti gravitazionali osservabili.

Meteorite sulla Russia: le foto

La collisione di un asteroide di dimensioni significative (oltre 45 metri di diametro) è comunque un evento raro - circa tre ogni mille anni - ma potenzialmente in grado di causare gravi disastri naturali. Al momento la Nasa ha identificato cinque oggetti sufficientemente massicci da costituire un rischio e con una possibilità di collisione superiore a una su un milione: in particolare vengono tenuti d'occhio un asteroide del diametro di 130 metri con una probabilità su tremila di colpire la Terra nel 2048 e soprattutto "Apophis", con una possibilità su 43mila di collisione nel 2029 e nei successivi passaggi del 2036, 2037 e 2069.

Stando ai dati rilevati dal telescopio spaziale europeo "Hesrchel", Apophis ha inoltre un diametro superiore del 20% rispetto alle stime precedenti. Scoperto nel 2004, Apophis è stato appropriatamente battezzato in onore di una divinità egizia delle tenebre: "Hesrchel" ha stabilito che il diametro è di 325 metri contro i 275 metri calcolati precedentemente; un aumento del diametro del 20% implica un aumento del volume e della massa di circa il 75%.

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