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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Torino

Audi gialla, un ricercato si presenta a Torino: "Un errore, non sono io"

Uno dei ricercati per la vicenda dell'Audi gialla, un albanese di 32 anni, si è presentato spontaneamente in Questura a Torino. Ecco cos'ha raccontato

L’unica cosa certa è che nessuna fra le tre persone a bordo ha remore o scrupoli. Per il resto, la storia è avvolta da un alone di mistero: tra sparatorie, colpi riusciti o mancati e incredibili fughe contromano a folle velocità in autostrada. Continua, senza sosta, la caccia di carabinieri e poliziotti all’Audi gialla, l'auto che tre banditi stanno usando per continuare a prendersi gioco di chi dà loro la caccia. La “leggenda” dell’Audi gialla - una Rs4 da 400 cavalli con motore Lamborghini e targa ticinese - inizia il 26 dicembre scorso all’aeroporto di Malpensa, dove i tre banditi la sottraggono al legittimo proprietario, probabilmente un cittadino svizzero.

Poche ore fa uno dei ricercati per la vicenda dell'Audi gialla si è presentato spontaneamente in Questura a Torino per chiarire quello che ha definito "un errore". L'uomo, un albanese di 32 anni senza permesso di soggiorno, è stato ascoltato nella notte fra sabato e domenica e ha detto di essere innocente, affermando che anche le altre due persone raffigurate nelle fotografie diffuse sono estranee ai fatti.

Intanto dell'automobile pare non vi siano tracce da più di 24 ore. Dalle tante segnalazioni che continuano a pervenire alle forze dell'ordine, le autorità non riescono a trovare riscontri effettivi. C'è chi dice di averla vista nel veneziano, chi a Vicenza, chi in provincia di Padova. Ma non sembrano segnalazioni attendibili.

Sembrano invece veritiere le affermazioni del 32enne albanese. "Io non c’entro, non ho niente a che fare con questa storia. In quei giorni ero a Forlì", ha detto alla polizia. Facendo riferimento alle fotografie che in questi giorni sono circolate sugli organi di informazione e sui social network, ha spiegato che conosce anche le altre due persone: due albanesi che, ha assicurato, oggi si trovano nel loro Paese. Uno sarebbe persino detenuto. (da TorinoToday)

L'auto sfreccia in autostrada: il video

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