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Martedì, 23 Aprile 2024
Caro carburante

Benzina, "effetto Iran" inutile: raffica di rincari

Crollano le quotazioni dei greggi dopo l'intesa sul nucleare iraniano: nonostante ciò sulla rete carburanti nazionali forti aumenti causati dai rialzi del fine settimana

Niente da fare: nemmeno l'intesa sul nucleare iraniano che blocca il programma di Teheran sospettato di finalità nucleari porta a una diminuzione dei prezzi dei carburanti.

"Nei primi scambi asiatici della settimana" spiega il Quotidiano Energia "le quotazioni dei greggi scendono in picchiata all'indomani dell'intesa sul nucleare iraniano. Ma sulla rete carburanti nazionale vanno ancora in onda gli aumenti causati dai forti rialzi di fine settimana".

Rialzi che vedono con l'Eni 'in testa' fin da sabato e che scatta ancora in avanti sui prezzi raccomandati: + 1,5 cent euro/litro su benzina e diesel. Gli altri fanno seguito: "Tamoil, Q8 e Esso con + 1 cent sempre su entrambi i prodotti; TotalErg con + 1 cent sulla benzina e 0,5 sul diesel".

PREZZI NAZIONALI - Intanto, prezzi praticati sul territorio in generale salita, no logo in testa, comprese medie e 'punte massime'. 

"Nel dettaglio, le medie nazionali della benzina e del diesel sono adesso rispettivamente a 1,784 e 1,713 euro/litro (Gpl a 0,802). Le 'puntè in alcune aree sono per la »verde« fino a 1,839 euro/litro, il diesel a 1,749 e il Gpl a 0,820". 

E ancora: "La situazione a livello Paese (sempre in modalità 'servito') - secondo quanto risulta a QE - vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall'1,777 euro/litro di Eni all'1,784 di Q8 e Tamoil (no-logo a 1,651). Per il diesel si passa dall'1,700 euro/litro ancora di Eni all'1,713 di Esso e Tamoil (no-logo a 1,573). Il gpl, infine, è tra 0,793 euro/litro sempre di Eni e 0,802 di IP (no-logo a 0,748)".

EFFETTO IRAN - Intanto sul fronte internazionale l'accordo sul nucleare in Iran pesa sulle quotazioni del petrolio che scendono sui mercati. I contratti sul greggio con scadenza a gennaio vengono scambiati a 93,39 dollari al barile sul mercato di New York. Il brent scende a 108,06 dollari al barile. Vedremo se questo effetto arriverà mai sulla rete stradale italiana. Ergo, nelle tasche degli automobilisti.

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