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Venerdì, 19 Aprile 2024
AVIARIA / Italia

Nuovo caso di aviaria a Portomaggiore nel ferrarese

Sono già "scattate le misure di sicurezza" e "a breve inizieranno gli abbattimenti dei capi"

Nuovo caso di aviaria, il terzo, scoperto in Emilia Romagna, in un allevamento di 18mila tacchini a Portomaggiore nel ferrarese, poco lontano dal primo allevamento di galline a Ostellato colpito dal virus. Intanto nel bolognese, a Mordano, in un altro allevamento di galline di proprietà dello stesso gruppo titolare del sito di Ostellato, il primo dove si è verificato il contagio, è stato avviato l'abbattimento dei capi, oltre 600 mila.

A comunicare la scoperta del nuovo focolaio di aviaria è la Regione Emilia Romagna, sottolineando che nell'allevamento di tacchini di Portomaggiore sono già "scattate le misure di sicurezza" e "a breve inizieranno gli abbattimenti dei capi".

INCUBO AVIARIA: PRIMO CASO DI CONTAGIO DA UOMO A UOMO

La rete di protezione stesa dalle autorità sanitarie per prevenire la diffusione del virus dell`influenza aviaria ha evidenziato un nuovo focolaio di contagio da aviaria, sottolinea la Regione Emilia, spiegando che il nuovo focolaio riguarda un allevamento di 18mila tacchini a Portomaggiore, nel ferrarese, nel quale si era verificata una mortalità anomala dei volatili. L`allevamento si trova non molto distante dal sito di Ostellato, il primo ad essere stato colpito dall`aviaria. Gli esami specialistici condotti dalla sezione di Forlì dell`Istituto zooprofilattico, confermati dal Centro nazionale di riferimento per l`influenza aviaria di Padova, sui campioni prelevati nell`allevamento, hanno confermato la presenza del virus del tipo H7.

Per fronteggiare il nuovo caso, la Regione ha già emanato un`ordinanza per l`attuazione delle misure straordinarie previste in questi casi dalla normativa sanitaria europea e nazionale. Il provvedimento comprende, tra le altre, operazioni di abbattimento degli animali presenti nell`allevamento, che inizieranno al più presto.

Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, le autorità sanitarie confermano che "non vi è alcun rischio per l`uomo derivante dal consumo di carni di tacchino".

Per fare il punto della situazione si è svolto nel primo pomeriggio, in Regione, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli e dell`assessore all`Agricoltura Tiberio Rabboni, un incontro con i rappresentanti delle associazioni del comparto avicolo. Accanto a una "forte preoccupazione per le ricadute economiche ed occupazionali dell`epidemia", tutti i partecipanti "hanno tuttavia pienamente condiviso la scelta delle autorità competenti di adottare misure rigorose per isolare i focolai e garantire in questo modo, oltre alla sicurezza sanitaria, anche la più rapida ripresa della produzione".

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