Baby squillo ai Parioli: madre dovrà risarcire la figlia sfruttata
Tutti condannati gli imputati al processo sul giro di baby squillo ai Parioli, nella capitale. Dieci anni al capo. Sei anni alla madre di una delle ragazze che sarà costretta a risarcire la figlia
ROMA - Tutti condannati. Dieci anni al capo. Sei a una madre. E pene tra i sette e i tre anni per gli altri sei personaggi coinvolti nella vicenda. Queste le decisioni del gup Costantino De Robbio nel processo, con rito abbreviato, che ha visto sul banco degli imputati l'organizzazione che gestiva il giro di baby squillo ai Parioli, quartiere della "Roma" bene.
La pena più alta, dieci anni, va a Mirko Ieni, considerato dagli inquirenti e dal giudice, il capo. Sei anni per la mamma di una delle due ragazzine minorenni, che sarà anche costretta a pagare una multa da ventimila euro. La donna, inoltre, sarà privata della potestà genitoriale e dovrà risarcire la figlia in sede civile.
L'accusa aveva chiesto sedici anni e sei mesi per Ieni, ritenuto il "dominus" del giro di prostituzione ed anche responsabile di aver ceduto droga. Per la donna, invece, il pm aveva chiesto sei anni per il reato di sfruttamento della prostituzione. In un'intercettazione si sentiva la madre minacciare la ragazzina: "Oggi non vai a lavorare? - diceva - Servono soldi, ti ritiro da scuola".