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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso

Baby squillo a Roma: i clienti delle ragazzine "salvi" con 40mila euro

"Salvo chi paga": alcuni clienti coinvolti nello scandalo dei Parioli avrebbero trovato l'accordo per uscire dall'inchiesta con un patteggiamento. Ammenda pecuniaria o cinque mesi di condanna oppure movimenti controllati e ritiro del passaporto. Ma la procura smentisce

ROMA - Evitare il processo e cercare di scampare al rischio di vedere il proprio nome in prima pagina sui giornali: per i clienti delle baby squillo dei Parioli, a Roma, si apre la strada del patteggiamento. A svelare la strategia di alcuni degli indagati dell'inchiesta sui clienti di Azzurra e Aurora, le studentesse minorenni romane che si sono prostituite facendo scoppiare lo scandalo, è la giornalista Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera.

Secondo il Corsera, gli indagati sono alla ricerca di un accordo con i pubblici ministeri. E alcuni l'hanno già trovato, scegliendo tra una pena di cinque mesi e 10 giorni, il pagamento di 40 mila euro come pena pecuniaria sostitutiva e la libertà controllata. E' questa la strada indicata dal procuratore aggiunto Cristiana Macchiusi per chi è incensurato, anche se la procura ha già fissato dei paletti: la 'scorciatoia' non può valere per i clienti abituali di Azzurra e Aurora.

La linea, trapela dalla Procura, non varrà per tutti: chi frequentava abitualmente le due ragazzine, tra gli oltre cinquanta indagati nell'inchiesta, non potrà aspettarsi un trattamento di questo tipo. L'accordo prevede una pena di un anno, che scende, applicando le attenuanti per gli incensurati, a otto mesi. Con lo sconto di un terzo previsto per il patteggiamento, si arriva ai 5 mesi e dieci giorni, pari a 40mila euro di pena pecuniaria. Chi non vuole pagare può scegliere la libertà condizionata: non ci si può allontanare dal proprio Comune di residenza, via patente e passaporto, obbligo di firma e divieto di detenzioni di armi.

Le decisioni avvengono però volta per volta e per questo è iniziata la processione degli avvocati dei clienti delle baby squillo: al momento ci sono oltre 50 indagati e altri sono sotto osservazione. Mauro Floriani, il marito di Alessandra Mussolini, ha ammesso i rapporti con Azzurra pur spiegando di essere "certo che avesse almeno 19 anni": per lui i magistrati, che inizialmente erano orientati a sollecitare il rito immediato, potrebbero ora scendere a patti. In sospeso anche la posizione di Nicola Bruno, il legale figlio del parlamentare di Forza Italia Donato Bruno, il cui interrogatorio dovrebbe avvenire a breve. Poi ci sono tutti gli altri, scovati grazie alle intercettazioni.

Tuttavia, almeno per il momento, da piazzale Clodio smentiscono l'ipotesi patteggiamento. "Non c'è alcun via libera al patteggiamento per i clienti delle minorenni che si prostituivano in un seminterrato nel quartiere Parioli" ha chiarito la procura, sottolineando che "allo stato nessuna istanza è stata definita". 

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