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Giovedì, 18 Aprile 2024
Abbandono di incapace / Genova

Viveva in mezzo a cibo avariato e vetri rotti: condannata la badante

La badante è stata condannata a 3 anni e 7 mesi per aver lasciato un'anziana donna in completo stato di abbandono

È stata condannata a 3 anni e 7 mesi di reclusione una badante di nazionalità russa accusata di aver lasciato un’anziana donna in completo stato di abbandono nella sua abitazione. La nonnina portata in ospedale è poi morta dopo alcuni giorni. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a sei anni. La denuncia risale al 2021, quando a Genova la famiglia dell’anziana aveva raccontato alla polizia di avere trovato la badante "completamente ubriaca" e la nonnina con lividi e ferite, in una casa piena di sporcizia. Il giudice ha prosciolto la badante dall’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Quando gli agenti sono arrivati in casa la badante li ha aggrediti e minacciati, urlando loro: "Voi non sapete chi sono io, io ho cinque case in Russia e ho come avvocato lo stesso di Berlusconi che è una potenza. Io me ne frego delle vostre leggi, a me basta una telefonata in Russia e voi siete morti".

È stato appurato dalle indagini che l’anziana donna, affetta da una grave demenza senile, era disidratata e non prendeva le medicine da giorni. Aveva lividi sul volto, sul torace e sulle spalle. Viveva nel degrado, in mezzo a cibo avariato e vetri rotti. La badante era completamente ubriaca, tanto che nell’abitazione sono state trovate diverse bottiglie di alcolici vuote. La nonnina è morta due settimane dopo la scoperta, dopo essere stata portata in ospedale e poi in una casa di riposo. Secondo l'accusa è morta a causa delle percosse e dello stato di abbandono.

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