Naufragio nel Mediterraneo, morto anche un bimbo di sei mesi a bordo di Open Arms in attesa dei soccorsi
La ong aveva richiesto "un'evacuazione urgente, da effettuare tra breve, ma non ce l'ha fatta ad aspettare”
Morire ad appena sei mesi. Non ce l’ha fatta il bambino che si trovava insieme ad altri migranti su un gommone naufragato nel Mediterraneo soccorso da Open Arms. Inizialmente la ong aveva parlato di una bambina, salvo poi rettificare: "Era un bimbo, si chiama Joseph, veniva dalla Nuova Guinea".
“Nonostante gli enormi sforzi dell’equipe medica, è venuta a mancare a causa del naufragio”, aveva scritto su Twitter la ong in un primo messaggio, aggiungendo: “Avevamo chiesto per lei e per altri casi gravi un’evacauzione urgente, da effettuare tra breve, ma non ce l’ha fatta ad aspettare. Siamo addolorati”.
#ULTIMAORA
— Open Arms IT (@openarms_it) November 11, 2020
Nonostante gli enormi sforzi dell'equipe medica una bimba di 6 mesi è venuta a mancare a causa del naufragio. Avevamo chiesto per lei e per altri casi gravi un'evacuazione urgente, da effettuare tra breve, ma non ce l'ha fatta ad aspettare.
Siamo addolorati. pic.twitter.com/e9OBxxKIGb
Il giornalista di Radio Radicale, Sergio Scandura, ha scritto su Twitter che la guardia costiera ha inviato una vedetta partita da Lampedusa, con personale CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta) a bordo, e un elicottero in supporto alla nave di Open Arms.
Il naufragio nel Mediterraneo con centinaia di migranti a bordo
Oltre al neonato, altri cinque migranti sono morti nel naufragio del gommone, che trasportava un centinaio di persone compresi alcuni minori. Al momento del naufragio il gommone si trovava a 31 miglia a nord della libica Sabrata, secondo un tracciato pubblicato da Sergio Scandura, giornalista di Radio Radicale
Open Arms aveva già denunciato la totale mancanza di assistenza in mare: “Siamo da soli, e possiamo contare su due lance rapide e sei soccorritori. Ciò dimostra quanto siano necessarie operazioni congiunte a livello organizzativo e degli stessi governi per la ripresa del soccorso in mare. Servono immediatamente corridoi umanitari”, erano state le parole di Riccardo Gatti, capo missione di Open Arms. “Da soli in mare non riusciamo a contenere la tragedia del Mediterraneo”, ha twittato il fondatore di Open Arms Oscar Camps, condividendo la notizia della morte della piccola.
Somos un grupo de voluntarios con un viejo barco y aunque la entrega es grande, solos en el mar no podemos contener la tragedia del #Mediterraneo https://t.co/BmVcs8Vm4u
— Oscar Camps (@campsoscar) November 11, 2020
++ articolo aggiornato con la rettifica di Open Arms ++