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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'intervento / Milano

La bambina di 3 mesi salvata dal virus sinciziale grazie all'Ecmo

Grazie a questa procedura è possibile affidare temporaneamente le funzioni di cuore e polmoni a un macchinario esterno, e intervenire con un trattamento medico sul paziente

Attaccata all'Ecmo e salvata dallo staff dell'ospedale Regina Margherita di Torino. È la storia di una bambina di tre mesi, di Cisliano (Milano), salvata dal virus sinciziale con l'ossigenazione extracorporea a membrana, procedura di circolazione extracorporea cui si ricorre come supporto nelle persone con insufficienza cardiaca o respiratoria. Grazie all'Ecmo è possibile affidare temporaneamente le funzioni di cuore e polmoni a un macchinario esterno e intervenire con un trattamento medico sul paziente.

La storia della bambina salvata dal virus sinciziale

La bambina ha appena compiuto 3 mesi, ma ne ha già passate tante, racconta TorinoToday. A causa di una brutta bronchiolite da virus respiratorio sinciziale è stata ricoverata presso l'ospedale di Magenta (Milano) e da lì trasferita a Novara, nella terapia intensiva pediatrica. "Qui, nonostante si fosse tentata qualunque strategia ventilatoria per trattare la gravissima insufficienza respiratoria conseguente all’infezione, i medici si sono resi conto che questi trattamenti convenzionali non avrebbero avuto successo", spiegano dal Regina Margherita. Quindi è stato allertato "l'Ecmo team" pediatrico dell'ospedale infantile Regina Margherita della città della salute di Torino (facente parte del dipartimento di pediatria diretto dalla professoressa Franca Fagioli), composto da cardiochirurghi della cardiochirurgia pediatrica (diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone), cardioanestesisti della anestesia e rianimazione pediatrica (diretta dalla dottoressa Simona Quaglia), tecnici perfusionisti ed infermieri che sono giunti nella notte a Novara ed hanno impiantato un Ecmo, un'assistenza respiratoria.

Questa consiste in una pompa che, tramite una cannula a doppio lume, aspira il sangue venoso prima che questo entri nei polmoni malfunzionanti, lo ossigena, e lo rimanda nel circuito ematico del paziente. In questo modo la macchina riesce a sostituire completamente i polmoni garantendo degli scambi respiratori ottimali. Le condizioni cliniche della piccola paziente, di soli 5 kg di peso, si sono immediatamente stabilizzate, tanto da consentire il suo trasferimento in condizioni di sicurezza presso la terapia intensiva cardiochirurgica dell'ospedale Regina Margherita (diretta dal dottor Sergio Michele Grassitelli), con un'ambulanza appositamente attrezzata. In questo modo è stato possibile trattare l’infezione ed aspettare che i polmoni riprendessero a funzionare regolarmente. A questo punto, la graduale riduzione dei flussi della pompa è stata ben tollerata dalla piccola paziente e l'Ecmo è stato rimosso con successo dopo 9 giorni di assistenza.

"Una bella avventura, resa possibile dalla possibilità di combattere il virus con un’arma non convenzionale. La presenza di un "Ecmo team" pediatrico che faccia da riferimento regionale per i centri periferici permette di trattare non solo tutte le forme di insufficienza respiratoria, ma anche quella cardiaca terminale. Infatti, l'Ecmo team è in grado di risolvere anche i casi di scompenso cardiaco refrattari alle terapie convenzionali, in quanto con la stessa apparecchiatura è possibile sostituire anche la funzione del cuore malato, che così ha il tempo di riprendersi senza mettere a rischio la sopravvivenza del paziente", aggiungono dall'ospedale.

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