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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Malnutrizione, un killer silenzioso che uccide 3 milioni di bambini in tutto il mondo

Al via oggi la campagna globale di Save the Children “Fino all’ultimo bambino” per salvare e dare un futuro a questi bambini senza un domani

Ogni anno nel mondo tre milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono a causa della malnutrizione, diffusa soprattutto a causa di povertà, cambiamenti climatici e conflitti. In questo momento, 52 milioni di bambini (1 su 12) sono colpiti da malnutrizione acuta mentre circa 41 milioni risultano obesi o in sovrappeso, di cui 4 milioni in Paesi ad alto reddito (ma in questi ultimi si contano del resto 1,6 milioni di minori colpiti da malnutrizione cronica). Non solo: 155 milioni sono malnutriti cronici e rischiano gravi conseguenze sul loro sviluppo fisico e cognitivo che si ripercuotano sull'intero ciclo della vita; 122 milioni di bambini affetti da malnutrizione cronica vivono in zone di conflitto.

Numeri terribili, contenuti nel nuovo rapporto di Save the Children "Una fame da morire. Vecchie e nuove sfide nel contrasto alla malnutrizione". Per questi bambini senza un domani, Save the Children lancia la campagna globale "Fino all'ultimo bambino". Dal 12 ottobre al 5 novembre attiva anche la raccolta fondi attraverso il numero solidale 45544. L'associazione, in collaborazione con Microsoft e con il patrocinio del Comune di Milano, ha ricreato, presso la Microsoft House di Milano, in viale Pasubio 21, un percorso esperienziale immersivo – dal 12 al 17 ottobre -  per conoscere da vicino il problema della malnutrizione.

Grazie alle tecnologie della realtà mista (con il visore HoloLens), i visitatori, tra cui anche tanti alunni delle scuole, avranno la possibilità di vivere un’esperienza coinvolgente ed educativa. Attraverso gli ologrammi, infatti, potranno sperimentare sensazioni reali di contesti di disagio, oltre a poter sentire durante il percorso anche odori e suoni per ritrovarsi a tu per tu con le stesse sfide di chi, ogni giorno, è costretto a fare i conti con la povertà estrema, le guerre e i cambiamenti climatici, le tre concause principali della malnutrizione.

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Povertà

I bambini che nascono in contesti di povertà sono i più esposti al rischio della malnutrizione e alle gravi deprivazioni di carattere sanitario ed educativo: in 103 paesi a medio e basso reddito sono 689 milioni i minori considerati poveri multidimensionali. Tra gli elementi che incidono sulla povertà infantile anche l'accesso all'istruzione e alla formazione, dal quale restano ancora tagliati fuori 263 milioni di bambini e adolescenti in tutto il mondo. 

Cambiamenti climatici

Quasi 20 milioni di persone nel Corno d'Africa stanno soffrendo gli effetti di una dura crisi alimentare in seguito alla grave emergenza El Niño, considerata la peggior crisi legata al cambiamento climatico degli ultimi 35 anni. A livello globale, inoltre, se i cambiamenti climatici estremi dovessero intensificarsi si stima che oltre 592 milioni di persone potrebbero essere a rischio malnutrizione nel 2030 e quasi 477 milioni nel 2050.

Conflitti

Delle 815 milioni di persone denutrite a livello mondiale, più della metà (489 milioni) vive in Paesi colpiti da conflitti, dove si stima che il tasso di malnutrizione cronica si riduca a un ritmo 4 volte inferiore rispetto ai Paesi non colpiti da crisi  e dove i tassi di povertà risultano in media superiori di 20 punti percentuali. Si tratta, in particolare, di zone in cui i bambini hanno il doppio delle possibilità di diventare malnutriti e morire durante l’infanzia rispetto ai propri coetanei negli altri Paesi in via di sviluppo.

Malnutrizione, un killer silenzioso

“È semplicemente inaccettabile che ancora così tanti bambini perdano la vita perché colpiti dalla malnutrizione, un killer silenzioso, ma prevenibile, che trae ancora più forza proprio attraverso il circolo vizioso della povertà, dei conflitti e dei cambiamenti climatici, e che indebolisce il sistema immunitario dei bambini, lasciandoli vulnerabili alle infezioni e alle malattie. E, per quelli che sopravvivono, la malnutrizione rappresenta una condanna per tutta la vita, perché può danneggiare il loro sviluppo cognitivo e avere ripercussioni devastanti sul loro futuro e sulle loro opportunità di vita da adulti. Diventano così bambini senza un domani, molto spesso per il solo fatto di essere nati nel posto sbagliato, in contesti molto poveri o colpiti da pesanti crisi”, dichiara Valerio Neri, direttore generale di Save the Children.

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“Oggi più che mai è arrivato il momento di dire basta. Basta alla perdita di così tante vite, tra i bambini, che potrebbero essere facilmente salvate e protette. Basta a così tante infanzie spezzate, negate e compromesse. È dunque fondamentale che il mondo rafforzi il proprio impegno e faccia ancora di più per contrastare in maniera efficace la malnutrizione. Perché un mondo che volta la faccia anche a un solo bambino la volta al suo stesso futuro”. 

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