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Sabato, 20 Aprile 2024
Giornata internazionale dei bambini scomparsi

I minori scomparsi nel nulla in Italia: 22 storie in attesa di una verità che non arriva

Oggi è la Giornata internazionale dei bambini scomparsi: un'occasione importante per tenere più alta del solito l’attenzione su un fenomeno umanamente insopportabile. Decine di volti che ciclicamente tornano al centro delle cronache, appelli di genitori disperati che fino all'ultimo giorno di vita continuano a chiedere verità e giustizia, svolte nelle indagini che raramente si concretizzano

Oggi 25 maggio è la Giornata internazionale dei bambini scomparsi: un'occasione importante per tenere più alta del solito l’attenzione su un fenomeno preoccupante, inquietante, umanamente insopportabile. In queste ore in tv e sulle emittenti radiofoniche vanno in onda alcuni spot per sensibilizzare sul tema e sull'importanza di effettuare le denunce nell'immediatezza dell'evento. 

Chiamare il numero 112 e non aspettare a denunciare la scomparsa: e' importante segnalare subito, senza timore di riferire particolari che potrebbero essere determinanti per le ricerche. E' la raccomandazione che arriva oggi dalla Polizia di Stato.

I bambini e minori scomparsi nel nulla in Italia

La Polizia di Stato italiana dal 2000 ha aderito al network internazionale (che ora conta 30 Paesi) dell’Icmec (International Centre for Missing & Exploited Children) attivando il sito italiano per i bambini scomparsi - it.globalmissingkids.org. Sul sito web, gestito dalla Direzione centrale anticrimine, oltre a consigli e informazioni, vengono pubblicati anche i casi di minori scomparsi.

La scomparsa di minori rappresenta sempre una situazione che deve essere gestita senza ritardo e senza tralasciare nessuna possibilità di ricerca. Al riguardo esistono delle linee guida emanate dal Commissario straordinario del governo per le persone scomparse e i piani provinciali di ricerca adottati dai prefetti.

Da Sergio Isidori a Denise Pipitone: 22 nomi 

Nel database degli under18 scomparsi in Italia, aggiornato a oggi, figurano decine di nomi. Il caso più lontano nel tempo è quello di Sergio Isidori, da Villa Potenza, frazione di Macerata:  uscì di casa il 23 aprile 1979, quando aveva 5 anni, per andare nel retro a giocare con dei compagni. Non tornò. Il caso più vicino nel tempo è invece quello di Sabah Omar Shin, 13 anni, allontanatosi il 2 maggio a Brindisi dalla comunità in cui era stato collocato.

In mezzo ci sono decine di volti che ciclicamente tornano al centro delle cronache: volantini sui muri delle città, foto sui social, appelli di genitori disperati che fino all'ultimo giorno di vita continuano a chiedere verità e giustizia, indiscrezioni su svolte nelle indagini che raramente si concretizzano.

Alcuni casi hanno segnato un prima e un dopo e si sono incrociati con i grandi misteri della storia recente dell'Italia. Il 7 maggio 1983 Mirella Gregori, 16 anni, figlia dei titolari di un bar di via Volturno a Roma, esce dicendo alla mamma di essere diretta a Porta Pia ad un appuntamento con un ex compagno di scuola: non dara' mai piu' notizie di se'. Un mese e mezzo dopo, sempre nella capitale tocca ad Emanuela Orlandi, 15 anni, figlia di un dipendente del Vaticano, che scompare il 22 giugno al ritorno da una lezione di flauto. Il suo possibile sequestro diventa presto un intrigo internazionale, intrecciato all'attentato a Papa Giovanni Paolo II, ma le tante piste battute dagli investigatori - compresa quella di possibili legami con la Banda della Magliana - non danno risultati. Nell'ottobre 2018, l'ultima illusione: il Vaticano da' il via libera all'analisi del Dna su alcune ossa ritrovate durante dei lavori di restauro nella sede della Nunziatura Vaticana ma i resti risultano risalire ad un periodo precedente al '64 ed appartenere allo scheletro di un uomo. Non si è mai appurato un collegamento eventuale tra i casi Orlandi e Gregori.

Poi c'è il piccolo Pasqualino Porfidia, 8 anni, scomparso nel nulla da Marcianise, in provincia di Caserta, il 7 maggio del 1990: le sue tracce si perdono lungo il tragitto tra casa e lo slargo dove aveva giocato a pallone con gli amichetti di sempre. Le ricerche vanno avanti per giorni senza approdare a niente. E non bastano ad imprimere una svolta alle indagini i sospetti su due auto e su un uomo visto nei pressi della vicina sala giochi.

Il 31 marzo 1992 a Casteldaccia, a 20 km da Palermo, Salvatore Colletta, 15 anni, e Mariano Farina, 13 anni, decidono di non andare a scuola e di fare un pic-nic al mare. Si fanno accompagnare da un amico, comprano succhi di frutta e biscotti, ma da quel momento si perdono le loro tracce. Nel settembre scorso il gip di Palermo respinge la richiesta di archiviazione del procedimento penale contro ignoti avanzata dalla procura e dispone l'audizione di alcuni pentiti.

L'anno dopo, il 21 giugno 1993, Domenico Nicitra, 11 anni, viene visto per l'ultima volta in compagnia dello zio Francesco nel popoloso quartiere di Primavalle a Roma. I suoi familiari, il giorno dopo, trovano solo il suo ciclomotore abbandonato.

Il 26 dicembre del '95 Bruno Romano, 12 anni, si allontana dalla roulotte dove vive la sua famiglia, nei pressi del Ponte delle Valli a Roma, per recarsi - dice - dalla nonna. Nessuno ne sapra' mai piu' niente.

E poi c'è il celebre caso di Angela Celentano, 3 anni, "volatilizzata" nel nulla nel giro di pochi minuti il 10 agosto '96 mentre si trova sul Monte Faito (localita' Arola, frazione del Comune di Vico Equense). Resta a oggi uno dei casi italiani di scomparsa di minore più noti e clamorosi: alla gita organizzata come ogni anno dalla comunita' evangelica locale partecipano i genitori e diverse decine di altre persone ma nessuno sa dire dove sia finita da un momento all'altro la bambina che fino all'ora di pranzo era lì, insieme a tutti loro. Nel 1996 l'opinione pubblica fu tremendamente colpita dal caso Celentano. Non si arrivò mai a nulla.

Il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, la nonna chiama per il pranzo Denise Pipitone, la nipotina di 4 anni, che giocava sul marciapiede davanti alla porta di casa: non la trova, non la trovera' piu' nessuno. Tra parenti sospetti, ipotesi di vendette, falsi avvistamenti e test del Dna, negli anni il "giallo" torna periodicamente sotto i riflettori dei media: nell'aprile di quest'anno sfuma la speranza che Denise possa essere la ventenne russa che, ad un programma tv del suo Paese, racconta di essere stata rapita da bambina. Mentre e' di ieri l'indiscrezione secondo la quale sarebbero due gli indagati della procura di Marsala che indaga sulla vicenda. Sembra un caso di 'family abduction', di rapimento familiare, quello di Karim Dhahri, otto mesi, che il 13 maggio 2005 a Reggio Emilia viene portato fuori dal padre tunisino "per una passeggiata": non faranno mai piu' ritorno.

Tragico con ogni probabilità il destino delle gemelline Alessia e Livia Schepp, 6 anni: era il 30 gennaio del 2011 quando vengono viste l'ultima volta nei pressi della casa di papa' Matthias, nel sobborgo di Losanna di Saint Sulpice: l'uomo, separato dalla moglie, dopo aver trascorso con loro il fine settimana non le riporta indietro. Per qualche giorno fa la spola tra Francia e Italia, poi nella notte tra il 3 e il 4 febbraio si getta sotto un Eurostar nei pressi della stazione ferroviaria di Cerignola (Foggia). Nella sua auto, una Audi nera parcheggiata poco lontano, nessuna traccia delle figlie. Maya, 5 anni, e Rayan Kharbouch, 2 anni, escono con il padre nel pomeriggio del 30 agosto di un anno fa a Messina: non torneranno mai dalla madre, a cui sono affidati. Il padre potrebbe averli portati in Tunisia. Il 5 febbraio scorso a Milano Tiffany Jazmin Zelaya Lopez, 16 anni compiuti da pochi giorni, dopo aver partecipato ad una festa di compleanno, decide di non tornare a casa.

L'esempio della As Roma

C'è chi più di altri prende a cuore il dramma dei bambini scomparis. Da anni la AS Roma ha lanciato una campagna sui social media in parallelo agli annunci dei nuovi acquisti della squadra, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sparizione dei bambini in tutto il mondo. Il club ha quindi stipulato una partnership con il National Center for Missing and Exploited Children degli Stati Uniti e con il Telefono Azzurro in Italia, per dare visibilità ai bambini scomparsi attraverso le piattaforme social del club. Dopo il lancio della campagna, l’organizzazione britannica Missing People e l’organizzazione spagnola SOSDesaparecidos hanno stipulato accordi con la Roma per sfruttare tale campagna al fine di sensibilizzare il pubblico nella speranza di rintracciare i bambini scomparsi in Spagna e nel Regno Unito.

Ogni volta che la Roma ufficializzava un nuovo acquisto, la società ne dava annuncio sui propri canali social, accompagnando la foto del giocatore con quella di bambini e adolescenti scomparsi, riportando luogo e data dell'ultimo avvistamento oltre a un numero telefonico da contattare per fornire eventuali informazioni. Grazie a Missing Kids, dall'estate del 2019 è stato possibile ritrovare sette giovani scomparsi: ultima in ordine di tempo una ragazza italiana di 17 anni, inserita nel video che ha annunciato il ritorno di Chris Smalling all'interno della rosa giallorossa. Non è la prima volta che un ritrovamento è legato al nome di Smalling: la stessa cosa era successa anche l'estate prima, quando il difensore arrivò in prestito dal Manchester United. I video hanno avuto enorme riscontro sulle piattaforme social quali Facebook, Twitter e Instagram. L'emozione di Smalling è stata tanta.

Minori scomparsi: anti-grooming Polizia su Tik Tok

"La Polizia di Stato si unisce oggi, come ogni anno, alle celebrazioni della Giornata internazionale per i minori scomparsi, con un obiettivo: prevenire le situazioni che spesso sono la causa di scomparsa, soprattutto di adolescenti". E' quel che si legge in un comunicato.

"Un episodio di allontanamento, in special modo quando parliamo di minorenni, può essere l'indicatore di problemi pregressi, di un disagio psicologico o di fatti talvolta gravi vissuti dal minore, come l'abuso, il maltrattamento, lo sfruttamento sessuale, anche connesso all'uso della rete internet, di problematiche come il bullismo e il cyberbullismo - prosegue la nota -. Il lungo periodo di restrizioni dovuto all'emergenza sanitaria ha portato con sé situazioni difficili per i ragazzi, connesse all'isolamento sociale forzato, come anche l'acuirsi di problematiche connesse alla violenza domestica, un aumento dei casi di 'grooming' (adescamento di un minore su Internet tramite tecniche di manipolazione psicologica, ndr) e di abusi perpetrati on-line. Per tutelare i giovani e giovanissimi e prevenire quei rischi sempre connessi ad episodi di scomparsa vogliamo partire dall'informazione, per aiutare lo stesso minore a riconoscere il proprio problema e, qualsiasi sia il problema, sapere che può chiedere aiuto alla Polizia di Stato".

"Gli Uffici specialistici della Polizia di Stato sono in prima linea, da sempre, nella prevenzione e contrasto dei reati contro i minori: il Servizio Centrale Anticrimine ed il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno realizzato insieme il volantino "Ci sono diversi motivi per cui vorresti scappare" distribuito in tutta Italia e scaricabile anche in inglese (link). Inoltre, si sono uniti alla campagna lanciata dalla Fondazione Amber Alert Europe, attiva sui temi dei bambini scomparsi e a rischio, quest'anno specialmente dedicata alla sensibilizzazione sull'adescamento in rete, denominata #CheckBeforeYouChat. Per colpire meglio nel segno la campagna utilizza i canali social ed il linguaggio dei giovanissimi, attraverso una sfida di danza TikTok lanciata da noti influencer in tutto il mondo, apparentemente ordinaria, che invece vuole sensibilizzare gli adolescenti a riconoscere i segnali dell'adescamento online: il 25 maggio, i 5 passi della sfida di danza, eseguiti su una canzone creata allo scopo, rivelano quali sono i 5 passi dell'adescamento, con un 'duet video' in cui accanto all'influencer appaiono operatori del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e del Servizio Centrale Anticrimine. Anche le Polizie di altri Paesi hanno aderito alla campagna: www.checkbeforeyouchat.com.

Il Servizio Centrale Anticrimine della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato coordina gli Uffici minori che, dal 1996, in tutte le Questure, sono un "Pronto Soccorso" per i minori e le famiglie in difficoltà, mantenendo costanti rapporti con le scuole, le istituzioni sul territorio, le associazioni.

Bambini scomparsi: è importante denunciare subito

Per casi che non siano di emergenza, per richieste di informazione o supporto è disponibile la linea unica europea dedicata ai minori scomparsi 116000, gestita in Italia da "SOS - Il Telefono Azzurro Onlus" per il Ministero dell'Interno.

Oltre ai numeri di emergenza e pronto intervento - 113 e 112 - esiste il numero unico europeo 116000; un servizio dedicato ai minori scomparsi, affidato, dal ministero dell’Interno, in gestione a Telefono Azzurro.

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