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Sabato, 20 Aprile 2024
CRONACA

A scuola solo i bambini vaccinati: c'è il "sì" al piano del governo

Primo via libera della Conferenza delle Regioni al piano vaccini 2016-2018 presentato dal ministero della Salute. Ma serve "una legge ad hoc" sulla possibilità di vietare l’ingresso a scuola ai non vaccinati. Sanzioni ai medici che sconsigliano la profilassi

ROMA - E' arrivato il primo "sì" al piano del governo: i bambini non vaccinati potrebbero non entrare a scuola.

La Conferenza delle Regioni ha infatti deciso di dare parere favorevole al Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2016-2018. Lo ha reso noto il presidente della Conferenza, Sergio Chiamparino, il quale ha chiarito che il parere favorevole è tuttavia condizionato alla proposta di apertura di un tavolo per stabilire le priorità e i fondi necessari (circa trecento milioni di euro).

"SENZA VACCINO NON SI ENTRA" - In un momento in cui per le vaccinazioni si scende sotto la “soglia-rischio” del 95%, lo Stato ha il dovere - aveva spiegato il direttore generale alla prevenzione Ranieri Guerra - di proteggere la comunità scolastica: "Se non sei garantito dalla vaccinazione non entri". Ma questo provvedimento non è il solo che il ministero ha in mente per garantire un’informazione corretta sulle vaccinazioni, "che continuano ad essere ritenute uno dei pilastri della sanità pubblica".

LE SANZIONI AI MEDICI - Il piano prevede anche possibili sanzioni ai medici che sconsigliano i vaccini. Nel testo si parla di "ricognizione continua delle possibili violazioni del supporto alla pratica vaccinale e dell’offerta attiva delle vaccinazioni da parte dei medici e del personale sanitario dipendente e convenzionato con il servizio sanitario nazionale". In un altro passaggio, il piano condanna chiaramente i medici "infedeli":

Ogni operatore sanitario, e a maggior ragione chi svolge a qualsiasi titolo incarichi per conto del Servizio sanitario nazionale, è eticamente obbligato ad informare, consigliare e promuovere le vaccinazioni in accordo alle più aggiornate evidenze scientifiche e alle strategie condivise a livello nazionale. La diffusione di informazioni non basate su prove scientifiche da parte di operatori sanitari è moralmente deprecabile, costituisce grave infrazione alla deontologia professionale oltreché essere contrattualmente e legalmente perseguibile.

COSA DICE IL MINISTRO - Il governo al momento non ha predisposto alcun piano per bloccare l'accesso a scuola dei bambini non vaccinati. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante una conferenza stampa: "Ribadisco ancora una volta, non c'è nessun piano in atto per bloccare l'accesso ai bambini non vaccinati nelle scuole. E' stato approvato dalle regioni il piano nazionale vaccini che affronta il tema del calo delle vaccinazioni, che a noi sta molto a cuore. Prevede una serie di campagne di sensibilizzazione. Qualora ci dovesse essere un'iniziativa del genere, deve passare dal Parlamento perché richiede una legge dello Stato". Il piano messo a punto dalle Regioni, ha spiegato la Lorenzin, non prevede nessun divieto: "Le Regioni sottolineano un problema che c'è, il decremento molto sensibile di vaccinazioni obbligatorie che rischia di innescare l'effetto-gregge in determinate aree e di mettere a rischio la salute della comunità".

Attraverso il piano delle Regioni si vuole "monitorare con attenzione gli effetti che questo decremento sta producendo e, eventualmente, di fare delle proposte. Non c'è nulla di prescrittivo o di indicativo". "Voglio però sottolineare ancora una volta - ha aggiunto - l'importanza dell'effetto gregge: non vaccinare il proprio figlio non è solo un tema della sicurezza del bambino, ma di tutti i bambini che gli stanno intorno".

 

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