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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il dramma / Brescia

Spari in strada, il bambino colpito al petto è stato operato d'urgenza: ora sta meglio

Il piccolo è ricoverato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo: già in giornata potrebbe lasciare la terapia intensiva

Il piccolo si è svegliato, dopo l'operazione d'urgenza: sottoposto a un delicato intervento chirurgico, nella notte tra lunedì e martedì, la mattina seguente si è ripreso completamente dall'anestesia ed è stato dichiarato fuori pericolo dai medici. Ora respira da solo, avrebbe già salutato i genitori con una videochiamata. Già in giornata il bambino potrebbe lasciare la terapia intensiva. Sono gli ultimi aggiornamenti dall'ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove è stato ricoverato il bambino di nemmeno 2 anni - un anno e 10 mesi: li compirà a ottobre - che la sera di Ferragosto, in Via Gallo a Borgonato di Corte Franca (Brescia), è stato raggiunto da un proiettile al petto, sparato da decine di metri di distanza (circa 30) e che fortunatamente non ha raggiunto organi vitali.

È indagato per l'accaduto - accusato di lesioni gravissime, danneggiamenti ed esplosioni pericolose - il 46enne proprietario della pistola e dei fucili che quella sera sarebbero stati utilizzati per strada: non solo dallo stesso proprietario, una guardia giurata che da tempo vive e lavora in zona, ma anche da un conoscente di 41 anni e da un ragazzo di 19, il fidanzato della figlia della moglie della guardia giurata. Anche gli ultimi due sono stati indagati, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla pm Benedetta Callea: sono stati tutti interrogati dai carabinieri. Anche la moglie del 46enne e la fidanzata del 19enne sono attenzionate da militari e procura: si ipotizza che potrebbero aver cercato di nascondere i bossoli dei proiettili esplosi quella sera.

La ricostruzione è sommaria, ci sono tanti punti oscuri ancora da chiarire, ma sembra che il 46enne e gli altri, dopo una cena in famiglia, avessero deciso di scendere in strada e sparare qualche colpo di pistola (o fucile). Ci sarebbero tracce evidenti del loro cammino, sui pali e sui cartelli stradali (quello di Via Gallo è bucherellato come nei film). All'origine della tragedia sfiorata, dunque, ci sarebbe forse uno stupido gioco. Il bimbo di un anno e 10 mesi, di origini marocchine, si sarebbe affacciato alla finestra forse attirato dai rumori degli spari - che nel quartiere hanno sentito tutti: c'è chi pensava ai fuochi d'artificio per Ferragosto.

È in quel momento, intorno alle 23, che il piccolo sarebbe stato colpito da un proiettile. I genitori l'hanno sentito piangere, poi hanno visto il sangue: sono corsi in strada con il bambino in braccio, chiedendo aiuto. E hanno gridato tutta la loro rabbia: "Lo hai ammazzato". Per fortuna non è andata così. Ma la storia non è ancora finita.

guardia giurata spara bambino corta franca - foto  Ansa-2

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