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Martedì, 23 Aprile 2024
Sociale

Ultima spiaggia Servizio civile: tante richieste di giovani disoccupati

Senza un lavoro, magari con una laurea in tasca: il servizio civile è diventato l'ultima spiaggia per i giovani italiani. Ma i numeri sono da paura: 140mila richieste per 23mila posti. E gli stipendi sono "da fame"

Z. ha provato a fare richiesta e dopo un po' di tempo ci ha rinunciato: "Avevo fatto l'erasmus in Francia, parlavo bene francese e avevo anche la possibilità di fare richiesta lì. Così a quello nazionale ci ho rinunciato". Adesso è finita a Lione, prende 470 euro al mese dallo stato e 106 euro dall'associazione in cui lavora, che si occupa di orti urbani. F. invece lo ha fatto in Italia qualche anno fa e non è stata molto soddisfatta:  "Stavo nello specifico in erbario alla facoltà di biologia evoluzionistica e non abbiamo mai fatto formazione specifica. Stavamo lì a schedare. Come progetto non era il massimo perché i volontari si occupano di musei universitari che crollano a pezzi". G. invece ha studiato lettere e voleva prendersi un anno dopo la laurea per provare a lavorare in alcuni musei: "Mi hanno scartato e se non ricordo male avevo pagato qualcosa per l'iscrizione".

I soldi sono pochi e le esperienze a volte possono non essere quello che ci si aspetta. Ma nonostante tutto il servizio civile continua a fare gola a molti giovani: quest'anno le richieste sono state 143mila per circa 23mila posti e il bando scadrà il 14 novembre.

LE POLEMICHE - Già erano scattate diverse polemiche, visto che alcuni ragazzi si erano visti rifiutare la domanda perché stranieri.  E' stato il caso di Syed, un giovane pakistano di 26 anni che aveva fatto ricorso al tribunale di Milano. Il consiglio di Stato ha poi ritenuto di includerlo nel bando, insieme ad altri ragazzi con origini straniere.

CON LA CRISI LE DOMANDE AUMENTANO - Chi fa richiesta viene scelto in base all'esito di alcuni colloqui, due fatti dall'ente del progetto e uno dalla Regione. Così al candidato viene assegnato un punteggio, che verrà inserito nella graduatoria finale. Il rimborso fa però molta gola ai giovani, spesso neolaureati, che vedono nel servizio civile una possibilità di formazione professionale. In parte finanziato dallo Stato e in parte dalle regioni nel 2012 era addiriittura saltato il bando per mancanza di finanziamenti, nell'anniversario dei quarant'anni dell'approvazione della legge.

UNA LUNGA STORIA - Avere la possibilità di fare il servizio civile non è stato facile. Diversi sono stati i movimenti non-violenti che si sono impegnati per ottenere una legge sull'obiezione di coscienza. Antonio Ghibellini è stato uno dei militanti di quel periodo:

Dopo che grazie al lavoro del movimento si approvò la legge per l'obiezione di coscienza e per il servizio civile, all'inizio questa scelta era fatta per motivi politici, legati all'antimilitarismo, anche perché il servizio civile durava di più di quello militare. Quando è stato parificato è cambiata anche l'utenza, diventando progressivamente un fenomeno di massa. E' una bellissima scuola perché il lavoro che si fa è sociale e alcuni trovano degli sbocchi professionali

E' quello che è successo a M.: "A me è andata bene. All'inizio non ero molto convinto, ma mi han fatto fare gli orari che mi permettessero di seguire anche un altro lavoro, mi son sempre venuti incontro e poi eravamo una bella squadra. Alla fine mi hanno anche tenuto a lavorare". Anche N. è soddisfatto: "Lavoro in un museo e mi son fatto un sacco di nuovi amici, anche gente diversa dal mio contesto. E' un'esperienza che consiglio di brutto". Giudizio positivo anche per C.: "Ho capito cosa significa lavoro sociale e questo per la mia professione attuale è stato formativo".

Prodi e Renzi hanno spesso paventato l'idea di renderla un'esperienza obbligatoria per tutti i giovani, visto che ancora oggi "il servizio civile coinvolge la fascia alta, perché chi non ha studiato non va" continua a spiegare Antonio Ghibellini:

E' cresciuto molto ed è diventato un movimento di massa, però c'è stato il taglio dei fondi anche se la domanda non è mai calata. In una situazione di disoccupazione giovanile al 40% è ovvio che attiri. Il governo attuale punta ad ampliare i posti e questo per le associazioni di volontariato sarebbe utile: con la crisi i lavori socialmente utili sono molto più richiesti. C'è un progetto del governo di rilancio e in effetti il bisogno è immenso


NUOVO DISEGNO DI LEGGE - In effetti in cantiere c'è un nuovo disegno di legge delega per ampliare entro il 2017 fino a 100mila il numero dei posti disponibili. Una boccata d'aria per tutti quegli enti che si occupano di sociale, visto che la crisi ha anche aumentato il carico di lavoro di queste realtà.

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