"Irresponsabile"; "Non sono io l'untrice di papà": la rissa tra Barbara e Marina Berlusconi
Il botta e risposta tra le figlie dell'ex premier sui giornali. E lui è costretto a fare da paciere
"Qualcuno ha tenuto un comportamento irresponsabile..."; "Non sono io l'untrice, sto subendo un trattamento disumano": nelle more del ricovero di Silvio Berlusconi e della diagnosi di polmonite bilaterale, i giornali di oggi riportano la rissa a distanza tra Marina e Barbara Berlusconi, figlie del Cavaliere che spesso finiscono per punzecchiarsi a mezzo stampa.
Barbara e Marina Berlusconi litigano sul contagio del padre
Stavolta sotto la lente c'è la giovane Barbara, che molti indicano come colei che ha portato il coronavirus a Villa Certosa vanificando l'autoisolamento del padre costruitogli attorno proprio da Marina, con la decisione (sua) di fargli trascorrere il lockdown nella sua villa di Valbonne in Provenza e poi con le regole rigidissime imposte ad Arcore e in Sardegna. Il Fatto Quotidiano spiega oggi che proprio quando la primogenita del Cavaliere ha mollato un po' la presa è successo il patatrac: "Anche se non si può dire con certezza chi l’abbia infettato, in villa si sono tenuti comportamenti irresponsabili, con persone che andavano e venivano senza problemi, magari reduci da feste…", sono le parole attribuite alla presidente di Fininvest e il dito è puntato proprio contro Barbara, che ha fatto avanti e indietro da Capri, con una serata prima al ristorante 'Da Paolino' e poi all''Anima e Core', con almeno una decina di amici. E poi sarebbe stata anche a Ponza. Mentre il figlio più giovane, Luigi, ha fatto una puntata a Pantelleria. Più o meno lo stesso gruppo che il 15 ha partecipato alla cena di Ferragosto in Villa Certosa: una ventina di persone in tutto tra le quali potevano esserci già uno o più contagiati.
E infatti Barbara e Luigi sono positivi al test del tampone, così come alcuni nipoti e una delle guardie del corpo. Ma lei non ci sta a trovarsi nella parte della vittima sacrificale. E così fa recapitare una risposta chiara a chi la dipinge come un'untrice: «Nei giorni in cui vivo momenti di grande angoscia per la salute di mio padre penso sia disumano essermi trovata su tutti i media come l’untrice ufficiale della persona a cui voglio più bene. Vorrei proprio capire su quali basi sono stata indicata con certezza come la responsabile. Tra l’altro, i tempi e i ripetuti tamponi negativi fatti da mio padre dimostrano il contrario. La caccia all’Untore è una cosa da Medioevo, e la trovo umanamente inaccettabile oltre che scientificamente indimostrabile». Barbara parla di "trattamento disumano" e dà la colpa ai media, ma si capisce che il suo obiettivo è un altro: ovvero chi, nell'entourage del padre, l'ha additata come responsabile della sua malattia.
Come sta Berlusconi dopo la diagnosi di polmonite bilaterale
Barbara Berlusconi: "Non sono io l'untrice"
E poi ci sono le parole riportate oggi sul Corriere della Sera: «No, non ci sto a sentirmi dire questo. Non mi riconosco in questa specie diritratto. Non ho condotto alcuna vita sregolata in Sardegna. Le volte che sono uscita la sera in tre mesi si possono contare sulle dita di una mano. Mai come quest’anno sono stata praticamente sempre a Villa Certosa: altro che movida… Pannolini, piuttosto!». A difenderla arriva anche il fratello del leader azzurro, Paolo, che all'Adnkronos spiega: ''Non si può sapere dove Silvio abbia preso il virus. Non ci sono colpe, ma casualità, è inutile cercare colpe".
E ieri, come ha fatto sapere l'Ansa, proprio Barbara ha telefonato al padre: "L'Italia - ha detto al leader di FI la figlia, anche lei infettata dal virus - ha bisogno di te perché sei l'unico che può portare moderazione e proposte concrete ed efficaci per risollevare il nostro Paese da questo momento di crisi e di sbando. Ti sono vicina con il cuore". Poi è stato proprio Berlusconi a discolparla: "Non è colpa di Barbara", ha detto con l'obiettivo scoperto di far abbassare i toni dello scontro tra i figli di primo e secondo letto. Ma la sensazione è che non sia finita qui.