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Giovedì, 28 Marzo 2024
I punti da chiarire

Il giallo della barca affondata nel lago Maggiore: a bordo agenti segreti italiani e israeliani

L'imbarcazione naufragata domenica sera trasportava oltre 20 persone, tra cui membri dell'intelligence e funzionari di Stato israeliani e italiani. Sulla vicenda è stata avviata un'indagine

Una barca affittata per un compleanno che affonda nel Lago Maggiore, provocando la morte di quattro persone. A bordo un gruppo di turisti di diverse nazionalità, tra cui diversi agenti dell'intelligence italiana e israeliana. La tragedia avvenuta nella serata di domenica 28 maggio a largo delle città di Sesto Calende e Arona, al confine tra Lombardia e Piemonte, ha ancora alcuni punti da chiarire. L'imbarcazione chiamata "Good…uria", una piccola house boat che viene affittata per eventi e festeggiamenti, trasportava oltre 2o persone quando sarebbe stata colpita da un downburst, un fenomeno meteo improvviso in cui si sviluppano delle violentissime raffiche di vento. Sulla vicenda la Procura ha aperto un'indagine e uno dei punti chiave riguarda proprio il rientro in ritardo nonostante le condizioni meteorologiche in evidente peggioramento. L'altro punto da chiarire è invece il numero di persone a bordo. 

Chi sono le vittime

Quattro le persone che hanno perso la vittima. Il 62enne Claudio Alonzi, di Alatri, e Tiziana Barnobi, marito e moglie, entrambi dipendenti dell'Aise, il comparto intelligence del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, che ha compiti e attività di intelligence al di fuori del territorio nazionale. La terza vittima è  Anya Bozhkova, 50enne moglie dello skipper Claudio Carminati, e poi c'è Shimoni Erez, 54enne israeliano, agente dei servizi segreti in pensione. I cadaveri di Barnobi e Bozhkova sono stati rinvenuti all'interno di una cabina, dove le due donne si erano rifugiate per via del maltempo.

Erez sarebbe stato tra i primi a cadere in acqua, così come moli altri presenti: il naufragio è avvenuto a circa 300 metri dalla sponda di Marina di Livenza, ma non tutti sono riusciti a raggiungere la riva a nuoto o con l'aiuto di alcuni presenti. Tra gli israeliani a bordo c’erano anche funzionari di Stato, in servizio o in pensione, ma non è chiaro quanti. I sopravvissuti sono stati trasportati negli ospedali vicini, i cittadini israeliani sono già in volo verso Tel Aviv.

Il numero delle persone e il maltempo

Secondo i primi accertamenti, l'imbarcazione poteva trasportare un massimo di 15 persone, mentre gli effettivi prenotati erano 23, divenuti poi 21 in seguito a due disdette.  I gestori dei cantieri-porto hanno anche diramato un alert consigliando di rientrare il prima possibile intorno alle 17.30, un invito accolto dalla maggior parte delle imbarcazioni ma non da quella condotta da Carminati, rimasta in acqua nonostante il peggiorare delle condizioni. Una tragedia che forse poteva essere evitata e sui cui faranno luce le indagini affidate al procuratore capo di Busto Arsizio Carlo Nocerino e il pubblico ministero Massimo De Filippo.

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