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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

"Mandato internazionale per affondare le barche degli scafisti"

"Da soli non possiamo farlo, sarebbe una dichiarazione di guerra", dice il ministro degli Interni Alfano in vista del Consiglio Ue straordinario dedicato all'immigrazione. E Renzi: "Per una volta il mondo non si è girato dall'altra parte"

ROMA - In vista del vertice dei capi di Stato e di governo convocato per domani a Bruxelles, gli esperti mettono a punto i possibili piani di intervento per arginare l'emergenza immigrazione. "La nostra richiesta è chiara: ottenere, in un quadro internazionale di legalità, un'azione mirata per colpire i nuovi schiavisti, per colpire le partenze dei barconi dalla Libia, e cerchiamo il consenso in un quadro internazionale per poter affondare i barconi degli scafisti, prima che partano".Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, alla trasmissione diMartedì, condotta da Giovanni Floris.

Dopo l'ultima strage di migranti nel Mediterraneo il ministro dell'Interno ha spiegato qual è l'obiettivo per contrastare il traffico di esseri umani: "Noi abbiamo in corso un negoziato con l'Unione europea e l'Onu, per un mandato internazionale, per andare ad affondare i barconi degli scafisti, in un quadro di legalità internazionale e - ha aggiunto - anche le modalità di una tale azione dovranno essere stabilite in un quadro internazionale".

Infatti - ha sottolineato il ministro - "da soli non lo possiamo fare, sarebbe una dichiarazione di stato di guerra, serve un'autorizzazione internazionale". Il ministro dell'Interno non esclude la partecipazione diretta a una simile missione dell'Esercito italiano. Rispondendo alla domanda del conduttore Giovanni Floris, ha infatti dichiarato: "Noi siamo pronti a fare ciò che serve, siamo già impegnati in missioni internazionali, lo possiamo anche fare noi ma - ha ribadito - coinvolgendo la comunità internazionale e in un quadro di legalità internazionale".

Migranti, in piazza dopo la strage: "Stop al genocidio" | Foto di Selene Cilluffo

PARLA MATTEO RENZI - L'ondata migratoria dall'Africa richiede "un approccio politico, perchè è politica la scelta della Ue di un summit straordinario, perchè è politica la necessità di dare non solo una reazione emotiva: o c'è la capacità di una risposta articolata e complessa o non andiamo da nessuna parte". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, intervenendo alla Camera in vista del Consiglio Ue straordinario di domani dedicato all'immigrazione. Renzi ha osservato che "per una volta il mondo non si è girato dall'altra parte" di fronte al naufragio, "per una volta non siamo rimasti solo noi ad occuparcene, siccome per la prima volta dopo tanto tempo questa vicenda tragica ha provocato una consapevolezza più ampia dalle istituzioni internazioanli, ecco che tocca alla politica".

Con un approccio che deve essere sì "semplice", ma "non semplicistico": per Renzi "è semplicistico dire tutti a casa loro oppure accogliamo tutti; è semplicistico dire con un approccio da talk show che la soluzione è a portata di mano. Spero ci sia la consapevolezza in quest'aula che serve una strategia di respiro più ampio: cosa immaginiamo per l'Africa? Se non partiamo di lì non riusciremo a dare una risposta vera" perché "non sono libici quelli che partono". 

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