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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso

Berlusconi è ancora Cavaliere: "colpa" di Napolitano

Nonostante la condanna definitiva per il processo Mediaset, Silvio Berlusconi non ha perso il titolo di Cavaliere del lavoro. La revoca infatti può darla solo il presidente della Repubblica attraverso un preciso iter, che però non è mai partito

ROMA - Chiamatelo ancora Cav, perché il titolo di Silvio Berlusconi, nonostante l'autosospensione e la rinuncia all'onorificenza, non è andato perso. Malgrado la condanna definitiva in Cassazione per il processo Mediaset, il leader di Forza Italia non ha perso il titolo di Cavaliere del lavoro. Il motivo? La revoca può darla solo il presidente della Repubblica attraverso un preciso iter che però non è mai partito. Il capo dello Stato, come da prassi, dovrebbe dichiararlo "indegno" su richiesta del ministro dello Sviluppo Economico.

La "sorpresa" è stata raccontata da Bernardo Iovene di Report e, stando all'inchiesta, l'ex ministro Flavio Zanonato "stava aspettando che la Corte di Cassazione confermasse i due anni di interdizione stabiliti ad ottobre dalla Corte di Appello di Milano". Ma anche dopo la decisione dell'interdizione dai pubblici uffici non si mosse nulla.

Il suo successore allo Sviluppo economico, Federica Guidi, ha detto che "è ben presente il dovere di provvedere per la definizione della revoca dell'onorificenza conferita a Berlusconi" e si è impegnata ad essere parte attiva per definire la procedura nei tempi tecnici necessari".

A trarre tutti in inganno è stato il fatto che, dopo la condanna, il diretto interessato si sia autosospeso dalla Federazione dei Cavalieri del lavoro. Ma il suo nome, come detto, è inserito ancora nell'elenco presente sul sito del Quirinale.

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