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Sabato, 20 Aprile 2024
Il processo a Milano / Milano

Niente stralcio per Berlusconi, Ruby ter rinviato per tutti a settembre

La decisione del tribunale di non stralciare la posizione dell’ex premier da quella degli altri imputati, udienza fissata all’8 settembre. Respinta la richiesta avanzata della procura per via delle sue condizioni di salute. Per la pm il leader di Forza Italia ha “pluripatologie”

Il Tribunale di Milano ha deciso di non stralciare temporaneamente la posizione di Silvio Berlusconi da quella degli altri imputati del processo "Ruby ter". La richiesta era stata avanzata dalla Procura, in considerazione delle condizioni di salute di Berlusconi. Una decisione, quella del tribunale di Milano, opposta a quella presa dai giudici romani nell’ambito di un altro dei filoni del "Ruby ter", che vede l’ex premier imputato con Mariano Apicella per presunta corruzione legata alla falsa testimonianza del cantante napoletano riferita alle feste organizzate ad Arcore e finite nell’inchiesta sulle cosiddette "Olgettine". 

Il collegio presieduto dal giudice Marco Tremolada ha stabilito il rinvio del processo milanese al prossimo 8 settembre al termine della camera di consiglio chiamata a decidere sullo stralcio della posizione di Silvio Berlusconi. "Ritenuto il temporaneo legittimo impedimento di Silvio Berlusconi inferiore a 90 giorni" e "ritenuta necessaria la trattazione unitaria del processo, dovendosi ritenere che la separazione comporti un aumento" dei tempi del procedimento, il collegio ha rinviato al prossimo 8 settembre.

Come sta Berlusconi: le condizioni di salute dell'ex premier

"Le pluripatologie fisiche non hanno possibilità di recupero, perché sono cronicizzate, così come ci sono state descritte, e le patologie, faccio presente che delle tre espresse una è psicologica e l'altra è psichiatrica-neurologica, danno un quadro che merita attenzione”, ha detto in aula il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, dopo che i giudici del processo Ruby ter hanno detto no alla separazione della posizione di Berlusconi da quelle degli altri imputati per motivi di salute, per far presente che potrebbe chiedere nell'udienza a settembre una perizia sulla capacità "dell'imputato di partecipare al dibattimento". 

Tremolada ha chiarito che la Procura, se lo riterrà opportuno, potrà comunque chiede ai giudici di disporre la perizia nella prossima udienza, dicendosi  "ottimista" a fine udienza, rispondendo al pm, sul fatto che il processo possa riprendere a settembre. 

Il legale del leader di Forza Italia, l’avvocato Federico Cecconi, aveva ribadito in aula che "il parere medico legale che ho depositato e che metto a disposizione dei colleghi conferma ancor più il persistere delle condizioni di salute severe del dottor Berlusconi, segnalando una prognosi di non breve durata". Cecconi aveva fatto riferimento all’ultima consulenza medico legale “di domenica scorsa” e alla decisione dei giudici di Roma, che hanno rinviato per Berlusconi il dibattimento all’autunno. Stessa cosa avvenuta nell’altro filone processuale che pende a Siena. Secondo Cecconi, a causa delle sue condizioni di salute, per Berlusconi ci sarebbe una "impossibilità a presenziare dignitosamente alle udienze".

Il legittimo impedimento per Berlusconi

I legali degli imputati nel processo si erano opposti alla richiesta della Procura di Milano di stralciare la posizione di Berlusconi. Secondo Paola Boccardi, avvocato di Karima El Mahroug (nota come Ruby), la separazione della posizione dell’ex premier non porterebbe vantaggi alla "speditezza processuale". Per Boccardi, "un rinvio di qualche mese non è pregiudizievole a fronte di un processo importante. Se venisse stabilito un rinvio a inizio ottobre per legittimo impedimento di Berlusconi, potremmo portare avanti il procedimento in maniera unitaria". Anche la legale delle sorelle De Vivo aveva spiegato che se la posizione di Berlusconi fosse stata stralciata, "il diritto della difesa verrebbe compromesso, perché ci verrebbe impedito di controesaminare i testi della difesa" dell’ex premier. Tutti i legali si sono associati alle posizioni e alle richieste dell'avvocato Boccardi.

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