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Venerdì, 29 Marzo 2024
CRONACA

Bersani operato: "Intervento ok, ma resta in prognosi riservata"

L'ex segretario del Pd è stato operato dopo l'emorragia cerebrale che lo ha colpito. Medici prudenti: "Intervento tecnicamente riuscito, ma prognosi riservata per almeno 72 ore"

ROMA - "Condizioni stabili, prognosi riservata, il paziente risponde positivamente". Sembra aprirsi finalmente uno spiraglio di luce sulle condizioni di salute di Pier Luigi Bersani, operato ieri sera - l'intervento è durato dalle 18:30 alle 22 - dopo il ricovero all'ospedale Maggiore di Parma per un malore. 

L’ex segretario del Pd si è sentito male nella sua casa di Piacenza intorno alle 10, poi un’ora dopo è arrivato al Pronto Soccorso della città emiliana accompagnato dalla moglie e dal fratello, medico. Bersani accusava capogiri e attacchi di vomito. I sanitari lo hanno sottoposto ad accertamenti e dall’esame della Tac è emersa un'emorragia cerebrale. Il democratico è stato quindi immediatamente trasferito a Parma, nel reparto di neurochirurgia, a bordo di un mezzo del 118. E nello stesso ospedale è stato operato per circa tre ore. 

"L'intervento è durato tre ore e si è concluso positivamente" hanno spiegato i medici in serata. Anche se al momento i dottori continuano sulla strada della prudenza: "Non presumiamo danni, adesso è in rianimazione - ha chiarito il chirurgo Ermanno Giombelli - ma è troppo presto per esprimere un parere assoluto". 

"Nelle prossime ore - ha continuato - faremo una tac di controllo. Per il momento è presto per esprimere pareri assoluti, la prognosi rimane riservata e sicuramente non la scioglieremo prima di 72 ore. In queste situazioni andiamo avanti di 24 ore in 24 ore". 

L'operazione chirurgica - ha chiarito lo staff del Maggiore di Parma - è sostanzialmente servita per chiudere, con una specie di clip, la malformazione cardiovascolare, un aneurisma all'arteria cerebrale, le cui caratteristiche non potevano essere trattate in maniera endovascolare. Una malformazione che, sempre secondo i medici, potrebbe essere congenita visto che c'è una familiarità.

Le emorragie, hanno spiegato i dottori, vengono calcolate in una scala da uno a quattro e quella di Bersani era al grado tre. I danni neurologici, invece, da uno a cinque e nel caso dell'ex segretario Pd il grado raggiunto era il due. 

La paura è che a causa dell'emorragia Bersani possa avere riportato danni cerebrali definitivi. In questo senso, però, Giombelli si è sbilanciato. "Non presumiamo danni definitivi, ma dobbiamo vedere le indagini successive perché il rischio è rappresentato dalle ischemie cerebrali: ma il fatto che sia sempre cosciente è un fatto positivo, siamo abbastanza ottimisti".

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