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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Palermo

In digiuno per difendere Paul, espulso dopo 10 anni in Italia: l’appello al Papa

Il missionario laico Biagio Conte sta digiunando in protesta contro l’espulsione di Paul, 51enne ghanese da dieci anni in Italia. La sua lettera a Bergoglio: “Preghiamo per te e anche tu prega per noi per questo delicato momento in cui chiediamo una difesa per gli ultimi di tutto il mondo”

Continua la protesta del missionario laico Biagio Conte in difesa di Paul, il 51enne ghanese da dieci anni ospite della Missione Speranza e Carità di Palermo sul quale pende un decreto di espulsione dall’Italia.

Conte, arrivato al decimo giorno di digiuno, dorme in un letto di cartone in piazza Don Puglisi, nel quartiere Brancaccio. Insieme ai fratelli e alle sorelle della missione ha lanciato un messaggio di solidarietà al papa.

L'appello a papa Francesco: "Chiediamo una difesa per gli ultimi"

“Carissimo papa Francesco, le tue parole e le tue preziose opere toccano i cuori ma purtroppo c’è chi si ribella e disubbidisce ai profeti inviati da Dio, non vengono accettati, non vengono graditi, vengono travisati e ancora peggio si arriva a stravolgere la parola di Dio… nemo propheta in patria. Ti diamo la nostra solidarietà e sappi che gli ultimi ti sono vicino. Continua a portare il messaggio prezioso del lieto annunzio del Vangelo. Come tu ci insegni, noi rispondiamo con la preghiera e con le opere alle provocazioni. Da questo luogo dove don Pino Puglisi uomo di Dio che ha sofferto per amore fino al martirio preghiamo per te e anche tu prega per noi per questo delicato momento in cui chiediamo una difesa per gli ultimi di tutto il mondo".

Scrive poi il missionario:

“Da qui dove l'azione di Padre Puglisi ha permesso di recuperare  tanti ragazzi dalla strada, chiediamo che ad ogni persona di buona volontà venga data la dignità e la Speranza di poter essere tolto dalla strada, recuperato e allontanato da 'chiddi ca ti portanu a malastrata', come diceva in siciliano Padre Puglisi. Non togliamo la Speranza! Unico vanto sia la croce di Cristo… Morto e risorto per noi"

Da questa mattina sia Paul sia Biagio Conte hanno messo le catene alle caviglie con l'augurio che "siano spezzate mettendo così fine alle ingiustizie".

Vende rose al ristorante, diventa chef. Il titolare: "L'ho assunto per evitargli l'espulsione. Ho scoperto un talento" 

La protesta di Biagio Conte in difesa di Paul

Conte è molto conosciuto a Palermo per le sue battaglie in difesa dei poveri. Ora è al fianco di Paul: il suo permesso di soggiorno non è stato rinnovato e deve lasciare Palermo, quella che ormai è diventata la sua città, e l’Italia. “In Africa, nel suo paese di origine, era un idraulico e a Palermo ha donato il suo servizio a tutti i fratelli della Missione. Ha riparato impianti idraulici abbandonati all'incuria da decenni, ha aiutato tanti fratelli italiani e stranieri che dormivano per strada. Ha riparato i bagni della grande casa che è la Missione. Si è reso sempre amico di tutti. Adesso un provvedimento che non capiamo vorrebbe espellerlo dall'Italia”, ha raccontato Conte, il quale, per contrastare quella che definisce “una grande ingiustizia” ha iniziato uno sciopero della fame.

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Nei giorni scorsi Conte ha ricevuto anche la visita del presidente della comunità islamica di Sicilia e imam della moschea tunisina di Palermo Mustarà Abderrahmane Boulaalam.

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