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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sanità

"Nostra figlia è nata due volte, i medici le hanno restituito la vita"

La storia della piccola Martina, affetta da un tumore al surrene e operata con successo a Perugia. I medici: "Patologia rarissima, solo 150 casi all'anno in Italia". Dopo settimane di angoscia per i genitori è la fine di un incubo

"Hanno restituito la vita a nostra figlia ed è come se fosse nata una seconda volta". Dopo settimane di angoscia Francesco e Simona possono tornare a sorridere. La loro piccola Martina è stata dimessa questa mattina dopo 43 giorni di degenza e fra poco più di un mese festeggerà a casa, a Campagna, in provincia di Salerno, il suo primo compleanno.

Per la coppia, entrambi impiegati a Poste Italiane, è la fine di un incubo. Tutto merito dei medici e dei sanitari dell’ospedale di Perugia, dove la bimba è stata ricoverata dopo che, durante un controllo di routine, le venne diagnosticato un tumore al surrene grazie alla intuizione di una professionista scrupolosa, la pediatra Immacolata Scotese.

"Quella diagnosi precoce ha dato un vantaggio alla equipe chirurgica che ha operato la nostra  Martina, noi li chiamiamo tutti angeli" raccontano adesso i genitori. "Avevamo addosso una tragedia, ma loro oggi ci rendono felici come quando i bambini vedono i fuochi artificiali".

Adesso la piccola Martina "sta bene, è guarita, anche se dovrà sottoporsi a controlli, almeno inizialmente, con una cadenza  di tre mesi. L'ospedale di Perugia - proseguono - ha restituito la vita a nostra figlia  ed è come fosse nata una seconda volta".

I medici: "Patologia rara e gravissima"

"In quindici anni di attività chirurgica è la seconda volta che è capitato di operare un bambino cosi piccolo con una patologia tanto grave: il Neuroblastoma surrenalico è rarissimo, 150 casi all’anno in Italia", dice il responsabile della struttura complessa di Chirurgia Pediatrica. L’intervento chirurgico è durato 7 ore, "il vantaggio è stato che la massa tumorale non infiltrava ancora  organi vitali, e la sua asportazione depone per una prognosi favorevole".

Simona e Francesco, al momento delle dimissioni di Martina , in segno di riconoscenza  verso tutti gli operatori sanitari, hanno voluto esprimere sentimenti di gratitudine al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Emilio Duca.

"A Perugia ci siamo sentiti adottati dal primo momento che siamo arrivati in ospedale. E’ bastato  un particolare per capire che eravamo in mani sicure. Alla prima Tac venimmo accompagnati dagli stessi professionisti che ci hanno accompagnati in questo viaggio incredibile: dal professor  Garzi e dal dottor Prestipino, ci siamo sentiti scortati, protetti".

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