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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bimba morsa da una vipera al parco: "Era sull'altalena, un sibilo poi il dolore forte"

Il racconto della madre a BolognaToday: "Ho capito subito di cosa si trattava, per un istante mi si è gelato il sangue"

Un sibilo, poi un forte dolore al braccio. E quei due segni inconfondibili sulla pelle: i solchi dei due denti cavi che iniettano il veleno. È finita solo con un grande spavento la disavventura di una bimba di otto anni, che sabato scorso è stata morsa da una vipera in un parco di Bologna. La bambina, che stava giocando sull’altalena, è stata soccorsa dalla madre che ha capito subito che si trattava di un morso di vipera e l’ha portata di corsa all'ospedale Sant’Orsola. 

"Ho visto subito i due segni dei morsi e ho capito che erano da attribuire a una vipera - ha raccontato la donna a Erika Bertossi di BolognaToday -, per questo anche se per un istante mi si è gelato il sangue non ho perso tempo e l'ho portata in ospedale" dove, ha spiegato ancora la mamma, la bimba è stata trattenuta "per un paio di giorni ricevendo le cure del caso per poi essere dimessa senza complicazioni". Una storia a lieto fine. Ma poteva andare peggio.

"Fortunatamente pare che la sacca di veleno del serpente fosse già parzialmente svuotata forse per una preda precedente e per questo il veleno inoculato non era in molto, per fortuna. Mia figlia comunque sentiva molto dolore e naturalmente ha pianto per la paura presa".

Ma come comportarsi in caso di morso di vipera? BolognaToday lo ha chiesto a Vincenzo Bua, direttore del Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore. 

Guarda cosa succede al sangue dopo il morso di una vipera | Video

"La prima cosa da fare, dopo aver chiamato il 118, è tranquillizzare la persona che ha subito il morso e cercare di immobilizzarlo visto che il movimento facilita la circolazione del veleno inoculato dal serpente. Visto che nella maggior parte dei casi a essere colpito è un arto, cerchiamo di tenere fermo quello, con una steccatura o qualcosa di simile come si farebbe per una frattura". 

"Sul laccio emostatico ho delle riserve perché bisogna saperlo usare, mentre diciamo chiaramente che la pratica vista nei film di succhiare i solchi per estrarre il veleno resta una cosa, appunto, da film. Se la parte colpita è il collo o il capo la situazione è un po' più complessa perchè sono zone in cui la muscolatura favorisce il circolo".

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