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Venerdì, 29 Marzo 2024
FRANCIA / Francia

Scambiate in culla, 20 anni dopo arriva il risarcimento milionario

Era il 1995 quando due neonate francesi vennero scambiate per un'errore commesso da un'infermiera. Oggi un tribunale ha stabilito che la clinica dovrà pagare 1,8 milioni di risarcimento

Nei primi giorni di vita hanno condiviso la stessa incubatrice, ma le loro identità sono state accidentalmente scambiate: la piccola Manon fu data alla famiglia Serrano e Mélanie ad un'altra famiglia. A commettere l'imperdonabile errore un'infermiera di una clinica di Cannes: la donna, che secondo i vertici ospedalieri aveva problemi di alcol e depressione, avrebbe scambiato nella nursery i braccialetti di riconoscimento. Era il 1995. Vent'anni dopo il tribunale della città di Grasse, nel Sud della Francia, ha condannato la clinica a versare un risarcimento di 1,8 milioni di euro. 

LA STORIA - Dopo il parto le neonate, affette da itterizia, furono collocate nella stessa incubatrice e nel porgerle ai genitori per il loro ritorno a casa, furono accidentalmente scambiate: "Continuavo a dire che mia figlia aveva la pelle troppo scura" racconta Sophie Serrano, madre biologica di Mélanie, a cui fu affidata, invece, Manon, "Mi fu risposto che erano state le lampade sopra l'incubatrice".

IL TEST DEL DNA - Più la bimba cresceva, più le certezze vacillavano. Dopo dieci anni di dubbi, il marito di Sophie ha deciso di fare il test del dna per scoprire che effettivamente Manon non era figlia sua e neppure di sua moglie Sophie. A quel punto, non è stato difficile ritrovare l'altra famiglia, quella a cui era stata data Mélanie, l'altra bambina nell'incubatrice, anche perché le due bambine per anni avevano abitato a meno di 20 km di distanza. 

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