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Giovedì, 18 Aprile 2024
Lotta per la vita in ospedale / Verbano-Cusio-Ossola

"Eitan, l'unico superstite della funivia del Mottarone salvato dall'abbraccio del papà"

Amit Biran era sulla funivia assieme alla compagna Tal Peleg e ai due figli: Tom, di due anni, è morto sul colpo. Invece Eitan, cinque anni, è stato trovato vivo nonostante le numerose fratture

Potrebbe essere stato un abbraccio del papà, in un ultimo disperato tentativo di protezione, a permettere di sopravvivere al piccolo Eitan Biran che da ieri è ricoverato al Regina Margherita di Torino per le gravi ferite riportate nello schianto della funivia del Mottarone. E una delle ipotesi che circola fra i sanitari che dal pomeriggio di ieri, senza sosta, si stanno prendendo cura bambino.

"E nulla di più di un'ipotesi - spiegano - ma è probabile che il padre di corporatura robusta lo abbia protetto, del resto qualsiasi padre per istinto sarebbe portato a fare così".

Come sta il bambino unico superstite della tragedia della funivia Stresa-Mottarone 

Al suo arrivo in ospedale Eitan Biran era cosciente e presentava un politrauma cranio-toracico-addominale e fratture agli arti inferiori. "Il lungo intervento di ieri ha ridotto molte fratture" fanno sapere dal nosocomio torinese. Oggi le sue condizioni sono ancora critiche.

"Il bambino è sedato e intubato", spiega il dottor Giorgio Ivani, direttore del reparto di anestesia e rianimazione dell'ospedale Regina Margherita di Torino, "Ieri sera ha subito un intervento per mettere in sicurezza le frattura che aveva agli arti inferiori e superiori. Adesso rimane sedato e addormentato, nel corso della giornata faremo una risonanza magnetica per valutare le condizioni del cervello".

Troppo presto per comprendere i danni che il bambino di 5 anni potrebbe aver subito a livello cerebrale: "Adesso deve stare calmo così come si trova per vedere se il cervello è a posto prima di poterlo svegliare. È presto per dire se ha riportato danni cerebrali. Oggi faremo la risonanza", ha concluso il medico.

In ospedale, nella tarda serata di ieri, è arrivata Aya Biran, la zia del Eitan Biran, sorella del padre che nell'incidente è morto con la moglie e con l'altro figlio di due anni. La famiglia, di origini israeliane, viveva nel Pavese, dove la zia è medico in un carcere.

"Ho perso mio fratello, mia cognata, un altro nipotino - dice - e con loro sono morti anche i nonni di mia cognata, che dopo aver ricevuto il vaccino in Israele avevano deciso di venire in Italia per stare un po' con i nipoti dicendo 'cosa mai può succedere in Italia".

Chi erano i genitori del piccolo Eitan: la famiglia spezzata sul Mottarone

Già cosa mai poteva succedere? Per Amit Biran e la moglie Tal Peleg doveva essere una gita in famiglia, un momento per stare tutti insieme all'aria aperta dopo il periodo di chiusura. Da Tel Aviv erano arrivati anche i nonni della ragazza per stare con i bambini, invece, quella che doveva essere una domenica di spensieratezza, si è trasformata in un incubo di lamiere.

30 anni lui, 26 lei, residenti a Pavia, sono morti insieme al piccolo Tom di soli due anni e ai nonni della ragazza, Barbara Cohen Konisky, di 71 anni, e Itshak Cohen, di 82.

Amit, giovane medico, tirocinante all'università di Pavia, si era trasferito in Italia proprio per studiare medicina, trovando a Pavia il posto giusto per la sua famiglia.

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